Vincerà
la Svizzera perché quest'anno ricorrono i 70 anni dai Mondiali del
1954, l'ultima volta nella quale rossocrociati è Azzurri
s'incrociarono in una partita secca. E, quella volta, vinsero gli
elvetici. E queste cose, in statistica (e non solo) contano. Vincerà
la Svizzera perché è squadra più quadrata, dove i ruoli sono
definiti, e tutti sanno cosa fare e come farlo. Vincerà la Svizzera
perché nostra figlia, originaria della Baviera, indispettita dal
fatto che abbiamo tifato per la Nati nella sfida con la sua Germania,
ci ha portato via i prodotti per lucidare lo Stellone. Vincerà la
Svizzera perché l'Italia, secondo indiscrezioni, giocherà con
l'ennesimo nuovo sistema (e conseguente modulo di gioco) dall'inizio
del torneo. E una squadra senza un'identità tattica precisa, senza
un leader vero tra i giocatori di movimento, è destinata a
sciogliersi alla prima difficoltà. E, contro i rossocrociati, ne
troverà tante. Vincerà la Svizzera perché non c'è neppure un
giocatore del Milan convocato tra gli Azzurri. Ma, su questa cosa, il
problema non è certo di Spalletti. Vincerà la Svizzera perché il
Paròn Nereo Rocco diceva che, per vincere le partite, "Una
squadra perfetta deve avere un portiere che para tutto, un assassino
in difesa, un genio a centrocampo, un 'mona' che segna e sette asini
che corrono." Il
portiere c'è, per ora, così come gli asini: ma manca tutto il
resto. Vincerà la Svizzera perché Giorgio Genetelli si merita di
vivere una soddisfazione di tale livello che (parole sue, lette su un
social) "Se
vinciamo, possiamo anche ritirare la squadra per sempre."
Vincerà
la Svizzera perché, anche se il bello del calcio è il non essere
una scienza esatta, nella maggioranza dei casi vincono i più forti.
E, in questo momento, la Nati è meglio della compagine in azzurro, a
livello tattico e di condizione mentale. E, anche a livello
individuale, Granit Xhaka e Nicolo Barella non sono così distanti,
così come Federico Chiesa e Dan Ndoye. Vincerà la Svizzera perché
non è un dogma che debba sempre vincere l'Italia, quando i bulloni
si fanno roventi e il pallone inizia a pesare come un macigno. E
perché in molti si augurano che l'ennesima disfatta porti,
finalmente, a una rifondazione di tutto il sistema. C'è un gruppo di
giovani promettente che sta facendo bene, in U19 E 21, ma va messo
nelle condizioni di crescere. Vincerà la Svizzera perché si gioca a
Berlino, dove gli Azzurri si laurearono, per l'ultima volta sinora
nella loro storia, campioni del mondo. E quindi, perdendo domani
sera, anche la narrazione avrebbe un senso. E noi, che di questa
viviamo, abbiamo bisogno di queste ambientazioni e coincidenze per
battere la sindrome del foglio bianco. Vincerà la Svizzera perché,
se proprio l'Italia deve uscire, farà meno male vedere tanti amici e
colleghi contenti, anziché, al prossimo turno, veder festeggiare
ignoti britannici che non conosciamo. Che, tra l'altro, non ci
perdonano di avergli scippato il titolo in casa l'ultima volta. E ai
quali la soddisfazione di perdere contro di loro preferiremmo non
darla. Vincerà la Svizzera perché, domani sera, non si può
pareggiare, anche volendo. E la Nati, in questo momento, ha qualcosa
in più, anche se gli algoritmi delle società di scommesse puntano
sull'Italia, e sul suo Stellone. Ma è perché non sanno che nostra
figlia si è portata via il lucido per farlo splendere.
(Foto Keystone)