Nikolas Muci, come previsto, è andato al Grasshopper. Con cui ha firmato un contratto di tre anni.
Con il Lugano aveva ancora un anno di contratto, ma alla fine le due società hanno trovato un accordo sulla base di mezzo milione di franchi (considerati i bonus).
Un trasferimento che alla fine accontenta sia il giocatore che il club bianconero.
Gianluca Di Domenico, manager di Muci, ci tiene però a precisare il perché dell’addio dell’attaccante:
“È stata una scelta quasi forzata, in quanto il Lugano, nella persona del direttore sportivo Da Silva, ci aveva fatto presente che Muci sarebbe stato soltanto il quarto attaccante nella gerarchia della squadra. Invece di lasciarlo ancora a Thun, come aveva consigliato il Lugano, abbiamo preferito prendere un'altra strada. Ho sempre creduto che Muci fosse pronto per la Super League e così ci siamo adoperati per trovare questo tipo di soluzione”.
“È stata una scelta quasi forzata, in quanto il Lugano, nella persona del direttore sportivo Da Silva, ci aveva fatto presente che Muci sarebbe stato soltanto il quarto attaccante nella gerarchia della squadra. Invece di lasciarlo ancora a Thun, come aveva consigliato il Lugano, abbiamo preferito prendere un'altra strada. Ho sempre creduto che Muci fosse pronto per la Super League e così ci siamo adoperati per trovare questo tipo di soluzione”.
Al Grasshopper dovrà ripartire da zero, ma la sfida è di quelle stimolanti:
“Se pensiamo che poco più di due anni fa Muci disputava una partita con l’Under 21 del Lugano per non retrocedere in Seconda Inter, trovarlo oggi che ha firmato con una squadra di Super League è una gran bella impresa. Tutto merito suo, che ha fatto bene a Wil e con la nazionale U21: credo che si sia guadagnato questa bella chance. E poi a Zurigo troverà anche Morandi e De Carli, altri due ticinesi che gli faciliteranno sicuramente l’inserimento”.
“Se pensiamo che poco più di due anni fa Muci disputava una partita con l’Under 21 del Lugano per non retrocedere in Seconda Inter, trovarlo oggi che ha firmato con una squadra di Super League è una gran bella impresa. Tutto merito suo, che ha fatto bene a Wil e con la nazionale U21: credo che si sia guadagnato questa bella chance. E poi a Zurigo troverà anche Morandi e De Carli, altri due ticinesi che gli faciliteranno sicuramente l’inserimento”.
E troverà l’allenatore Marco Schällibaum, molto conosciuto in Ticino:
“Sono sicuro che Muci potrà giocarsi le sue chance in questa squadra. L’allenatore lo conosce molto bene e lo apprezza: lo aveva già affrontato con l’Under 18 del Basilea, quando Nikolas vestiva la maglia del Team Ticino”.
“Sono sicuro che Muci potrà giocarsi le sue chance in questa squadra. L’allenatore lo conosce molto bene e lo apprezza: lo aveva già affrontato con l’Under 18 del Basilea, quando Nikolas vestiva la maglia del Team Ticino”.
Il Wil lo ha fatto crescere molto negli ultimi due anni, vero?
“Sì proprio così. Ricordo che per portarlo in Challenge League dovetti lottare molto, il Lugano avrebbe preferito tenerlo in Prima Lega. Muci è un lottatore, uno che ha una famiglia bellissima e che vince anche le sfide più complicate: sono sicuro che al GC saprà fare molto bene”.
“Sì proprio così. Ricordo che per portarlo in Challenge League dovetti lottare molto, il Lugano avrebbe preferito tenerlo in Prima Lega. Muci è un lottatore, uno che ha una famiglia bellissima e che vince anche le sfide più complicate: sono sicuro che al GC saprà fare molto bene”.