EUROPEO2024
Chi perde è... perduto
Svizzera e Italia non possono permettersi la sconfitta: chi rischia di più oggi?
Pubblicato il 29.06.2024 11:01
di L.S.
Ormai le parole si sono esaurite. Ora tocca al campo. A quel pallone che rotola e che tra qualche ora decreterà una netta separazione tra gioia e disperazione.
Svizzera-Italia, inutile ripeterlo, non è una partita come tutte le altre. Almeno per noi.
E poi basta con questa storia del derby: non è una parola che cambia quel sentimento che avvertiamo dentro la pancia.
Mai come questa volta, anche se dirlo poi ti porta inevitabilmente nel campo degli “iettatori”, pensiamo di potercela giocare alla pari. Anzi, vedendo ciò che è stato fatto nella prima parte di torneo, addirittura partiamo leggermente favoriti.
Un’impressione, legittima, che però viene subito azzerata dall’esperienza e da quella capacità italica di venir fuori nei momenti delicati. Agli azzurri è successo spesso di riemergere nelle situazioni più impensabili e non è detto che possa capitare anche oggi. Meglio diffidare.
Yakin sa che uscire con l’Italia non sarebbe un dramma, ma una brutta partita oggi ci porterebbe a fare un altro passo indietro, a tornare alla casella di partenza. Sì, perché gli ottavi non possono essere l’obiettivo, quando 16 squadre su 24 ci vanno, e soprattutto perché quest’Italia, ripetiamo, non è più quella di una volta.
Se noi avvertiamo un po’ di legittima pressione, cosa devono dire dall’altra parte del confine?
Anche se il tifoso italiano si rende conto di non avere più quella squadra piena di talenti e che partiva sempre per vincere, non ha dimenticato che assieme alle due mancate qualificazioni mondiali, può comunque sfoggiare in bacheca un trofeo continentale vinto non più di tre anni or sono.
E anche quella volta, giusto ricordarlo, gli azzurri non disputarono un grande Europeo. Tra qualche partita raddrizzata per i capelli e alcune gare vinte ai calci di rigori, si imposero in un torneo dal livello decisamente basso. Per non dire imbarazzante.
È un po’ quello che si è visto finora, dove a parte la Spagna, delle grandi nessuna ha veramente convinto.
Oggi però si riparte da zero e la speranza è che se qualcuno ha giocato finora con il freno a mano tirato, adesso schiacci decisamente sull’acceleratore.
Questo Europeo, bello soltanto per la coreografia e l’entusiasmo dei molti tifosi, ha bisogno di regalare qualcosa di importante anche dal punto di vista calcistico.
E soprattutto di mettere in vetrina qualche stella che finora è clamorosamente mancata all’appuntamento.
Ci riuscirà?
(Foto Keystone/Klaunzer)