EUROPEO2024
"La Svizzera ci ha presi a pallonate"
Delusione e amarezza negli studi RAI ma anche lucida obiettività
Pubblicato il 29.06.2024 19:26
di Enrico Lafranchi
Italia umiliata, non tanto nel punteggio quanto nel gioco. La rivoluzione operata da Spalletti nella (temutissima) gara da ‘dentro o fuori’ sulla quale si è ‘tuonato’ per giorni, dopo la fortunosa qualifica contro la Croazia, partita recuperata dopo ‘esagerati’ (il minimo che i possa dire) 8 minuti si è rivelata un flop colossale. “Usciamo con una prestazione bruttissima, senz’altro la peggiore dell’Europeo” –  canta il coro ‘azzurro’.
Vista, meglio detto non vista, un’Italia con il cambio (esasperato?) di moduli all’insegna, visto come è finita, del ‘si salvi chi può’.
Donnarumma, qualificatosi miglior portiere dell’Europeo (addirittura miglior giocatore, andiamoci opiano…). Sincero il ‘portierone’: “Oggi abbiamo deluso, chiediamo scusa. Abbiamo fatto fatica tutta la partita, salvo alla fine. È stata una partita durissima da digerire. Siamo mancati di coraggio? Un po’ tutto, è mancata anche la qualità. Nel primo tempo loro hanno avuto sempre il pallino del gioco, il secondo gol in inizio di ripresa ci ha reso il compito ancora più difficile”.
Azzurri non pervenuti. In diretta televisiva si è andati giù duro: “In quello stesso stadio in cui l’Italia nel 2006 conquistò il titolo mondiale a esultare sono i tifosi svizzeri. L’Italia lascia la propria corona dopo una partita nella quale è mancato tutto: il gioco, la qualità, il ritmo, la determinazione. E anche il carattere. Abbiano toccato il fondo!”.
IL CT Spalletti cerca di ‘arzigogolare’: “Purtroppo la freschezza fa sempre la differenza, alcuni li ho lasciati riposare, ho cambiato un po’ di giocatori ma probabilmente in questo momento per troppi condizionamenti non siamo in grado di fare più di questo”.
Chiuso maldestramente l’Europeo si guarda già al… Mondiale. Cosa deve cambiare, chiede Alessandro Antinelli  (“La Svizzera ci ha preso a pallonate”) ai suoi ospiti: “Non è stata ancora trovata un’identità adatta a questa squadra. La Svizzera ce l’ha. Per competere ai Mondiali l’Italia deve mettere dentro giocatori nuovi e deve capire  dove vuole andare. Dobbiamo ricominciare daccapo!”.
Non sono lesinate critiche dirette al CT: “Tanti (troppi) cambi di modulo, tanti cambi di abito fino all’ultima partita in cui ne abbiamo effettuato tre. È come se Spalletti fosse corso dietro lui alle caratteristiche dei giocatori, non il contrario. No, deve chiudere gli occhi, puntare su giocatori su quello che ha in testa e andare dritto per costruire la nuova Italia”.
Sa tanto di dejà vu… 70 anni fa dopo la débâcle di Berna si parlò di partite povere di gioco: “Contro la Svizzera si pensava a una sicura ripresa dei nostri, invece abbiamo fatto un passo indietro…”.
Ieri come oggi?
(Foto Keystone)