CALCIO: CLAMOROSO A LUGANO
Jacobacci non allena e se ne torna a casa
L'allenatore del Lugano lascia lo stadio dopo un faccia a faccia con i giocatori
Pubblicato il 05.05.2021 09:21
di L.S.
Le due sconfitte contro Servette e Zurigo hanno allontanato il Lugano dal terzo posto in classifica, garanzia di qualificazione all'Europa League (anche il quarto potrebbe andare bene se il Servette dovesse vincere la Coppa svizzera).
Normale che nell'ambiente bianconero, già in agitazione per la decisione che prenderà Renzetti a fine stagione (venderà o no il club?) ci possa essere qualche punta di malumore.
La squadra di Jacobacci, vista (poco) a Zurigo, episodi arbitrali a parte, è sembrata svuotata e senz'anima. Non è servito da stimolo nemmeno il premio che il presidente ha deciso di elargire ai giocatori in caso di qualificazione alla Conference League.
Ieri pomeriggio, alla ripresa degli allenamenti, c'è stato un confronto, schietto e (pare) senza peli sulla lingua, tra giocatori e mister, per cercare di capire il motivo delle ultime tristi prestazioni.
Alla fine di questo "chiarimento", mister Jacobacci ha sorprendentemente preso armi e bagagli ed è tornato a casa. Senza allenare.
Il motivo è a noi ovviamente sconosciuto. Due le ipotesi: arrabbiato o deluso per ciò che è emerso dalle parole dei suoi giocatori o semplicemente un modo per cercare di far scattare nei giocatori una reazione in vista della partita di sabato contro il Vaduz?
Alcuni giocatori (pochi) lo hanno imitato, altri invece si sono presentati sul campo per un allenamento individuale.
Il tutto in un clima un po' surreale.
Se la mossa di Jacobacci, sicuramente coraggiosa ma nel contempo rischiosa e discutibile, avrà sortito gli effetti sperati, lo vedremo sabato.
Quando il tecnico e la squadra si giocheranno una fetta importante di stagione. E non solo.