L'intenso fine settimana sportivo della festa di San Pietro e Paolo non prevedeva solo il calcio, come noto: in Austria è infatti andato in scena il Gran Premio di Formula 1, l'undicesimo della stagione, con tanto di gara sprint alla vigilia. E la domenica ha regalato agli appassionati il ritorno alla vittoria della Mercedes, grazie a George Russel. Per lui, seconda vittoria in carriera: non gli accadeva dal 2022, a San Paolo, dove arrivò davanti nella gara sprint e nella corsa del giorno successivo.
Intendiamoci: anche se le Frecce d'Argento si sono dimostrate competitive, grazie anche a un miglioramento delle sospensioni anteriori e dell'alettone a queste vicine, va detto che il loro passo gara era inferiore a quello della Red Bull del campione in carica Max Verstappen e della Mc Laren (Oscar Piastri ha chiuso infatti al secondo posto, a una manciata di secondi dal vincitore). A spianare la strada al pilota inglese è stata infatti una collisione tra Max Verstappen e Lando Norris su Mc Laren, avvenuta a pochi giri dal termine, con l'Olandese volante (penalizzato da un cambio gomme imperfetto, che gli aveva fatto perdere circa 4") impegnato a cercare di tenere dietro il rivale in tutte le maniere possibili, su una pista che, con ben tre aree DRS, consentiva a chi inseguiva diverse possibilità di sorpasso. Alla fine, però, il campione del mondo è andato oltre, contro un avversario che ritardava sempre di più la staccata, andando oltre e urtandolo con la posteriore destra contro quella sinistra dell'inglese. Risultato: ritiro per il britannico, mentre Max, penalizzato di 10" per la manovra, dopo la sostituzione degli pneumatici è rientrato in pista, chiudendo al quinto posto e facendo segnare il giro più veloce in gara. Per lui, tutto sommato, un fine settimana non così negativo, che lo ha visto prevalere nella Sprint race (proprio davanti alle due Mc Laren) e ottenere la quarantesima pole in carriera.
A stupire, comunque, è stato il podio ottenuto da Carlos Sainz su Ferrari, in un fine settimana che è stato tra i peggiori, sinora, per quella che qualcuno chiama la "Nazionale Rossa" e che quindi, evidentemente, voleva prendersi anch'essa un posticino nella classifica degli orrori sportivi di questo fine settimana della festività di San Pietro e Paolo che, oltreconfine, verrà ricordato a lungo, come ben sappiamo anche se, come noto, a livello nazionale la festività è stata abolita, nella vicina Penisola, dal lontano 1977. Charles Leclerc, invece, ha chiuso all'undicesimo posto, dopo essere stato toccato alla partenza, in una gara che, per lui, è stato un autentico calvario, con numerose fermate ai box, la prima per la sostituzione dell'alettone anteriore subito dopo il via.
Sul questo settimana della Ferrari, va preso atto di quella che è la situazione oggettiva: le Rosse, a oggi, sono la quarta forza del mondiale. Le polemiche sul bouncing (lo scuotimento verticale dei piloti nell'abitacolo, con i relativi problemi fisici, causato dai saltellamenti delle monoposto) e sul dispositivo anti stallo entrato in funzione prima che Charles Leclerc potesse effettuare l'ultimo giro di qualificazione nelle prove di sabato sono solo un contorno, molto simile a ciò che accadeva ai tempi di Binotto. I fantomatici miglioramenti apportati alle monoposto rosse, per ora, sono lungi dal rendere competitiva una vettura che prima, almeno, faceva la voce grossa almeno in qualifica mentre, ora, anche lì, si arriva dietro almeno ad altre tre scuderie. In definitiva, l'estate sta iniziando ma, in Emilia, non se ne sono ancora accorti. Anche se, ci dicono, afa e zanzare stanno già facendo compagnia a chi lavora a Maranello.
Intendiamoci: anche se le Frecce d'Argento si sono dimostrate competitive, grazie anche a un miglioramento delle sospensioni anteriori e dell'alettone a queste vicine, va detto che il loro passo gara era inferiore a quello della Red Bull del campione in carica Max Verstappen e della Mc Laren (Oscar Piastri ha chiuso infatti al secondo posto, a una manciata di secondi dal vincitore). A spianare la strada al pilota inglese è stata infatti una collisione tra Max Verstappen e Lando Norris su Mc Laren, avvenuta a pochi giri dal termine, con l'Olandese volante (penalizzato da un cambio gomme imperfetto, che gli aveva fatto perdere circa 4") impegnato a cercare di tenere dietro il rivale in tutte le maniere possibili, su una pista che, con ben tre aree DRS, consentiva a chi inseguiva diverse possibilità di sorpasso. Alla fine, però, il campione del mondo è andato oltre, contro un avversario che ritardava sempre di più la staccata, andando oltre e urtandolo con la posteriore destra contro quella sinistra dell'inglese. Risultato: ritiro per il britannico, mentre Max, penalizzato di 10" per la manovra, dopo la sostituzione degli pneumatici è rientrato in pista, chiudendo al quinto posto e facendo segnare il giro più veloce in gara. Per lui, tutto sommato, un fine settimana non così negativo, che lo ha visto prevalere nella Sprint race (proprio davanti alle due Mc Laren) e ottenere la quarantesima pole in carriera.
A stupire, comunque, è stato il podio ottenuto da Carlos Sainz su Ferrari, in un fine settimana che è stato tra i peggiori, sinora, per quella che qualcuno chiama la "Nazionale Rossa" e che quindi, evidentemente, voleva prendersi anch'essa un posticino nella classifica degli orrori sportivi di questo fine settimana della festività di San Pietro e Paolo che, oltreconfine, verrà ricordato a lungo, come ben sappiamo anche se, come noto, a livello nazionale la festività è stata abolita, nella vicina Penisola, dal lontano 1977. Charles Leclerc, invece, ha chiuso all'undicesimo posto, dopo essere stato toccato alla partenza, in una gara che, per lui, è stato un autentico calvario, con numerose fermate ai box, la prima per la sostituzione dell'alettone anteriore subito dopo il via.
Sul questo settimana della Ferrari, va preso atto di quella che è la situazione oggettiva: le Rosse, a oggi, sono la quarta forza del mondiale. Le polemiche sul bouncing (lo scuotimento verticale dei piloti nell'abitacolo, con i relativi problemi fisici, causato dai saltellamenti delle monoposto) e sul dispositivo anti stallo entrato in funzione prima che Charles Leclerc potesse effettuare l'ultimo giro di qualificazione nelle prove di sabato sono solo un contorno, molto simile a ciò che accadeva ai tempi di Binotto. I fantomatici miglioramenti apportati alle monoposto rosse, per ora, sono lungi dal rendere competitiva una vettura che prima, almeno, faceva la voce grossa almeno in qualifica mentre, ora, anche lì, si arriva dietro almeno ad altre tre scuderie. In definitiva, l'estate sta iniziando ma, in Emilia, non se ne sono ancora accorti. Anche se, ci dicono, afa e zanzare stanno già facendo compagnia a chi lavora a Maranello.
(Foto Keystone)