Ha rischiato, ma lla fine ce l'ha fatta. Con una vittoria per 3-0 ai rigori, il Portogallo supera gli ottavi di finale contro la Slovenia. Quando Bernardo Silva infila Oblak e sancisce il passaggio del turno, c'è chi alza gli occhi al cielo e abbozza un sorriso.
È Cristiano Rolando, che una quarantina di minuti prima, aveva fallito (gran parata di Oblak) il rigore che avrebbe potuto evitare al Portogallo la sofferenza dei rigori.
CR7 stringe i pugni e poi abbraccia il compagno di squadra Cancelo, ma sembra ancora sconvolto. Anche quando il tecnico Martinez si avvicina e lo stringe a sé, l'attaccante che più di tutti ha segnato in un Europeo, fa fatica a lasciarsi andare.
Aveva pianto dopo il primo supplementare, in cerchio con gli altri compagni che cercavano di consolarlo. Voleva segnare il suo primo gol a questo Europeo e entrare nella storia per la porta centrale, come il più vecchio marcatore di questa competizione.
Segnerà dopo, il primo rigore della serie, con la freddezza del campione. Seguiranno le scuse verso i propri tifosi, con le mani congiunte, a mo' di preghiera. Perdonatemi per l'errore di prima, sembra dire il portoghese.
Un'altalena di emozioni che alla fine Ronaldo spiegherà così: 
"All'inizio ero incredibilmente triste, ora sono solo felice. Questo è il calcio. È quello che succede nel calcio. Ho cercato di decidere la partita, ma non ci sono riuscito, ho sbagliato il rigore. È molto triste per me e succede raramente. Per questo ho pianto".  

Un sorriso che Ronaldo si può portare a casa anche grazie al proprio portiere Diogo Costa, che ha parato tutti e tre i rigori. "Ci ha salvato", dice Cristiano Ronaldo, e con questo probabilmente intende anche dire "mi ha salvato".
Il portiere è lui adesso l'eroe del Portogallo: oggi tutti parlano di lui. E forse anche del rigore fallito di Ronaldo. È così a essere delle leggende viventi di 39 anni.

(Foto Keystone)