Lo
slovacco Ivan Schranz, il tedesco Jamal Musiala, il georgiano Georges
Mikautadze sono i capocannonieri del torneo. Alla vigilia nessuno
aveva dubbi, tutti erano sicuri che sarebbe stato l'Europeo del
migliore attaccante al mondo: Kylian Mbappé. Lui non segna e anche
la Francia non segna. Il dato dei francesi è clamoroso, i
transalpini sono ai quarti, sono andati in rete tre volte e lo hanno fatto in
maniera molto particolare: con due autogol e con un
calcio di rigore. Il fuoriclasse che doveva lasciare il segno, ora è
un uomo mascherato, non sta mostrando la sua forza. Corre per il
campo, prende il pallone, tende ad accentrarsi, tira, ma il pallone
non entra, anzi molto spesso non inquadra nemmeno la porta. Deschamps
lo giustifica: “Si deve abituare alla maschera. La visuale è
modificata, ma ogni giorno che passa cresce la sua consapevolezza.
Andrà sempre meglio. Il suo naso è più solido”. Lui cerca
di trovare una spiegazione: “Giocare con la maschera è una
sensazione orribile, appena riesco la tolgo. È una lotta
psicologica. Ma per questa maglia sono pronto a tutto”. Rimane
il dato sulla sterilità dell'attacco francese: “È
chiaro che abbiamo dei problemi in fase realizzativa, è evidente,
non creiamo tante occasioni”.
Contro il Belgio ha giocato a tutto campo, si è spostato
continuamente alla ricerca della posizione giusta, ha cercato di muoversi, si è
impegnato. La sua è stata una prestazione di tanti bassi e pochi
alti. Il suo Europeo stenta a decollare, e si può definire
deludente. Il prossimo avversario sarà il Portogallo, lo aspetta
Ronaldo.
(Foto Keystone)