Calcio
Rilind l'attaccante della squadra accanto
Nivokazi, bomber di Promotion League, giunge a Bellinzona con le credenziali di 14 gol con la U21 del Lugano
Pubblicato il 03.07.2024 14:18
di Enrico Lafranchi
Un gol, tra l'altro molto bello, lo ha messo a segno a Sementina contro il "suo" Lugano. Rilind Nivokazi sta cercando casa a Bellinzona e ha tanta voglia di mettersi in mostra con la maglia granata. Professionista bomber a Lugano, ma nella Under 21 anziché in prima squadra come probabilmente sperava, l’italo-kosovaro ha l’aria di essere il centravanti che Pablo e Pablito cercavano da tempo. Alla corte di Benavente di presunti bomber da 12-15 reti a stagione ne è arrivato più di uno. Ma il gol chi lo ha visto? Nivokazi nella compagine di Promotion League, che ha ritenuto (a ragione o a torto lo verremo a sapere a campionato in corso) di separarsi da Ludo Moresi e Dario Rota, perché ogni ciclo ha un inizio ma anche una fine, di reti ne ha siglate 14, alcune risultate decisive ai fini del risultato. Parliamo di un vero attaccante, un giocatore che in area riesce a farsi spazio anche di testa. Il suo contributo, contrassegnato da potenzialità innegabili, tre gol in una sola partita, è risultato determinante ai fini della salvezza della squadra che con gli effettivi di cui disponeva doveva secondo noi essere in grado di migliorare il deludente tredicesimo posto finale. Da qui, probabilmente, il cambio di rotta tecnico, a farne le spese due nostri tecnici che nella culla del calcio luganese ci sono stati a lungo anche da giocatori. Siamo, per così dire, alle solite. Rilind è sempre stato all’altezza della sua ‘fama’ di bomber, i suoi gol hanno aiutato la U21 a uscire dal tunnel. Il suo repertorio induce a essere ottimisti. L’estro del singolo ha sicuramente la sua importanza, chi lo ha visto all’opera ritiene che il giovane bianconero (è della classe 2000) sia qualcosa in più del classico centravanti, capace come è di ‘inventarsi’ anche rifinitore. Il che, in una squadra che di gioco ne ha finora mostrato ben poco (al di là di qualche buona individualità) ha una grande importanza. Sarà lui a fare sognare la tifoseria granata?
Rilind, qual buon vento ti ha portato a Bellinzona?
“Sicuramente il ‘progetto’ della società, l’interesse nei miei riguardi da parte della proprietà e la loro metodologia di lavoro”.
Ha già avvertito qualcosa di nuovo in quella che è la tua nuova squadra?
“Ci stiamo allenando forte, gli allenamenti mi piacciono molto. Il mister propone un calcio basato soprattutto sul possesso palla, sto imparando molto da lui”.
Hai trovato una nuova squadra, tutti nuovi anche i giocatori?
“No qualcuno lo conoscevo già, sono tutti dei bravissimi ragazzi. Per me è stato molto semplice entrare nel gruppo. Sono stato accolto benissimo”.
Hai fama di bomber, la ‘punta’ che l’ACB cercava da tempo. Come ti identifichi in questo ruolo di ‘profeta’ del gol in una squadra che la stagione scorsa ha fatto una micidiale fatica a trovarlo?
“Speriamo di riuscire a sfatare questo tabù. Il campo lo dimostrerà, ci conto!”
Prendila per una battuta: sei nato goleador o lo sei diventato?
“Penso di esserci nato (ride)…”.
Come è andata con Moresi e Rota?
“All’inizio ho avuto degli infortuni che mi hanno dato molto fastidio, mettiamola così. A febbraio-marzo ho recuperato cercando di aiutare la squadra a ottenere la salvezza. In parte ci sono riuscito, grazie naturalmente anche ai compagni. Tutto sommato è stata una bella esperienza”.
L’amichevole di quest’oggi la ‘senti’ più da granata o da ex bianconero?
“Hai voglia, assolutamente da granata! È un’amichevole estiva, siamo all’inizio della preparazione, qualcuno sarà magari acciaccato, ma siamo positivi nell’andare a giocarla e mettere minuti nelle gambe”.
Hai parlato di ‘progetto’, il Bellinzona secondo te può puntare quest’anno ai piani alti della classifica?
“Non diciamolo… stiamo lavorando sodo. Poi vediamo, quello che succede”.
Anche lo staff spagnolo è una ‘novità’?
“Sì, è un bagaglio in più anche per me. Sono molto contento”.