Un gol, tra l'altro molto bello, lo ha messo a segno a Sementina contro il "suo" Lugano. Rilind
Nivokazi sta cercando casa a Bellinzona e ha tanta voglia di mettersi
in mostra con la maglia granata. Professionista bomber a Lugano, ma
nella Under 21 anziché in prima squadra come probabilmente sperava,
l’italo-kosovaro ha l’aria di essere il centravanti che Pablo e
Pablito cercavano da tempo.
Alla corte di Benavente di presunti bomber da 12-15 reti a stagione
ne è arrivato più di uno. Ma il gol chi lo ha visto? Nivokazi nella
compagine di Promotion League, che ha ritenuto (a ragione o a torto
lo verremo a sapere a campionato in corso) di separarsi da Ludo
Moresi e Dario
Rota, perché ogni ciclo ha un inizio ma anche una fine, di reti ne
ha siglate 14, alcune risultate decisive ai fini del risultato.
Parliamo di un vero attaccante, un giocatore che in area riesce a
farsi spazio anche di testa. Il suo contributo, contrassegnato da
potenzialità innegabili, tre gol in una sola partita, è risultato
determinante ai fini della salvezza della squadra che con gli
effettivi di cui disponeva doveva secondo noi essere in grado di migliorare
il deludente tredicesimo posto finale. Da qui, probabilmente, il
cambio di rotta tecnico, a farne le spese due nostri tecnici che
nella culla del calcio luganese ci sono stati a lungo anche da
giocatori. Siamo,
per così dire, alle solite. Rilind è sempre stato all’altezza
della sua ‘fama’ di bomber, i suoi gol hanno aiutato la U21 a
uscire dal tunnel.
Il suo repertorio induce a essere ottimisti. L’estro del singolo ha
sicuramente la sua importanza, chi lo ha visto all’opera ritiene
che il giovane bianconero (è della classe 2000) sia qualcosa in più
del classico centravanti,
capace come è di ‘inventarsi’ anche rifinitore. Il che, in una
squadra che di gioco ne ha finora mostrato ben poco (al di là di
qualche buona individualità) ha una grande importanza. Sarà lui a
fare sognare la tifoseria granata?
Rilind,
qual buon vento ti ha portato a Bellinzona?
“Sicuramente
il ‘progetto’ della società, l’interesse nei miei
riguardi da parte della proprietà e la loro metodologia
di lavoro”.
Ha
già avvertito qualcosa di nuovo in quella che è la tua nuova
squadra?
“Ci
stiamo allenando forte, gli allenamenti mi piacciono
molto. Il mister propone un calcio basato soprattutto
sul possesso palla, sto imparando molto da
lui”.
Hai
trovato una nuova squadra, tutti nuovi anche i giocatori?
“No
qualcuno lo conoscevo già, sono tutti dei bravissimi ragazzi. Per me
è stato molto semplice entrare nel gruppo. Sono stato accolto
benissimo”.
Hai
fama di bomber, la ‘punta’ che l’ACB cercava da tempo. Come ti
identifichi in questo ruolo di ‘profeta’ del gol in una squadra
che la stagione scorsa ha fatto una micidiale fatica a trovarlo?
“Speriamo
di riuscire a sfatare questo tabù. Il campo lo dimostrerà, ci
conto!”
Prendila
per una battuta: sei nato goleador o lo sei diventato?
“Penso
di esserci nato (ride)…”.
Come
è andata con Moresi e Rota?
“All’inizio
ho avuto degli infortuni che mi hanno dato molto fastidio, mettiamola
così. A febbraio-marzo ho recuperato cercando di aiutare la squadra
a ottenere la salvezza. In parte ci sono riuscito, grazie naturalmente
anche ai compagni. Tutto sommato è stata una bella esperienza”.
L’amichevole
di quest’oggi la ‘senti’ più da granata o da ex bianconero?
“Hai
voglia, assolutamente da granata! È un’amichevole estiva, siamo
all’inizio della preparazione, qualcuno sarà magari acciaccato, ma siamo
positivi nell’andare a giocarla e mettere minuti nelle gambe”.
Hai
parlato di ‘progetto’, il Bellinzona secondo te può puntare
quest’anno ai piani alti della classifica?
“Non
diciamolo… stiamo lavorando sodo. Poi vediamo,
quello che succede”.
Anche
lo staff spagnolo è una ‘novità’?
“Sì,
è un bagaglio in più anche per me. Sono molto contento”.