Calcio
Bianconeri risolutivi nel derby
Scardinata la distratta difesa granata, Mattia Bottani e Uran Bislimi da urlo, ‘eurogol’ di Nivokazi
Pubblicato il 04.07.2024 05:57
di Enrico Lafranchi
Prima amichevole per i granata di Manuel Benavente e Mario Rosas (anche l’ex Barcellona in panchina in una gara con tutti i crismi, arbitrata da Luca Piccolo). Il Lugano ha fatto valere una chiara superiorità, soprattutto nelle segnature: 5 reti, già tre nei primi 45 minuti (Przybylko, Doumbia, Bottani – Mattia in gran spolvero: bordate, gol e assist) ma la rete capolavoro porta la firma del neo granata Nivokazi che con un ‘proietto’ ha sorpreso da metà campo (!) Saipi (lontano dai pali…). Nel secondo tempo, a ranghi completamente rivoluzionati (su entrambi i fronti), fioccano altri due gol: il primo di Bislimi, altro giocatore stratosferico, il secondo firmato da Aliseda. Insomma, una bella cinquina, sabato contro lo Stade Nyonnais non si era arrivati a tanto (2-0). Granata surclassati? Niente affatto, cinque gol sono troppi. Difesa ballerina? Qualcosa non ha funzionato dalle parti di Serif Berbic che ha comunque effettuato una parata straordinaria su Marques. C’è da sperare che non si cominci a ‘sparare’ sul portiere come s’era fatto l’anno scorso con Muci (la sua partenza potrebbe essere motivo di rimpianto in casa ACB). All’Isola Bella abbiamo notato un Croci-Torti sorridente, evidentemente soddisfatto dei suoi ragazzi (non c’erano tutti, ovvio, a partire dai nazionali Steffen e Celar). Lo staff spagnolo ha invece l’aria di continuare a essere ‘indecifrabile’. Piccolo e uno dei suoi assistenti sono stati a più riprese ‘aggrediti’ verbalmente. L’arbitro ha fatto orecchie da mercante, imitato dal guardalinee. Ha prevalso il quieto vivere? Mah… in campionato queste sceneggiate non devono assolutamente più ripetersi, pena cartellino rosso (Benavente l’anno scorso è stato ‘costretto’ a seguire più di una partita dalla tribuna). Le note liete di casa granata si sono notate nei duelli e contrasti vinti. Un ottimo segnale (da tenere presente che rispetto ai bianconeri Sauter e compagni sono in ritardo nella preparazione). Su tutti l’algerino, ex Bienne, Nassim Djelloul L’Ghoul, un cognome un po’ lungo (se scritto per intero, nel Seeland ha funzionato con L’Ghoul) per un giocatore che anche in Challenge League farà parlare di sé. Ha giocato palloni su palloni, un mediano-offensivo di grande forza. La scena al novantesimo se l’è presa, non poteva essere altrimenti, mister Croci-Torti. Il Lugano è forte anche quest’anno, il titolo non dovrebbe essere una chimera. Manca dal 1949 (da qui all’eternità), quest’anno ci è arrivato vicino. Sulle rive del Ceresio si può sperare (non solo sperare!) addirittura in una doppietta (coppa-campionato). Abbiamo rivolto un paio di domande al mister, partendo dal 5-1 che suona bene per una squadra (la sua) ma male per l’altra. Bellinzona-Lugano, anche se amichevolmente giocato, è pur sempre il più classico dei nostri derby. Uscire con 5 gol sul groppone non è una bella cosa…
Crus, un risultato da ritenere ingeneroso, come ho sentito dire dai tifosi di casa, per i baldi granata?
Esita un attimino e sorride “Non penso, il Lugano ha fatto la sua partita. È normale che adesso c’è una differenza tra le due compagini. Il Bellinzona è una squadra che sta nascendo, noi una squadra che non ha cambiato niente. Abbiamo dimostrato un’ottima mentalità, quella che ci contraddistingue nel vincere anche le amichevoli. Partire con questo spirito è significativo, siamo contenti. Evidentemente sappiamo che il Bellinzona che ci sarà tra un mese non è questo, però non dobbiamo guardare agli avversari bensì cercare di migliorarci”.
La gara di Berbic ha lasciato alquanto perplessi i nostri tifosi (potrebbero tuttavia non essersi resi conto dei ‘palloni d’oro’ vaganti in area e nei dintorni dei 16 metri…). A prescindere, come giudichi la prestazione del tuo ex?
“Tutti hanno guardato solo all’errore che ha fatto con la palla nei piedi, a me di dubbi non ne sorgono viste le 4-5 belle parate che Serif ha effettuato. È un ragazzo giovane, a un giovane bisogna dargli del tempo. Tra in pali è veramente un portiere incredibile, a Lugano pochi negli ultimi anni sono risultati forti come lui (tra i pali). Deve progredire in tanti altri aspetti, questo è vero, aspetti che si possono migliorare solo giocando. Ha avuto poco spazio perché dopo i vari infortuni che si sono verificati in prima squadra non ha potuto giocare nemmeno con la Under 21 Promotion. Berbic è sempre stato il nostro secondo portiere, non ha beneficiato di quel ritmo che sicuramente troverà a Bellinzona. Giocando, ovviamente. Lo ribadisco, tra i pali è un portiere incredibile. Dopo l’errore ha sventato con bravura un paio o tre di sicure palle gol”.
Sefir dà l’idea di un ragazzo che ha voglia di meravigliare, sarebbe controproducente metterlo da parte. Sei d’accordo?
“Esatto, merita sicuramente delle chance, sta naturalmente a lui di guadagnarsi il posto. Il ruolo del portiere è delicato, sbagliare fa parte del gioco, i portieri forti migliorano dagli errori. Non è sicuramente l’errore di oggi che può cambiargli la stagione (Berbic parte titolare, ndr). Un errore che deve essere anche per lui motivo di miglioramento”.
(Foto Keystone/Golay)