Che partita e che vittoria per la Spagna!
All’ultimo sospiro, con un colpo di testa di Merino, servito da Dani Olmo, migliore in campo.
Ogni tanto nel calcio ci vuole anche un pizzico di fortuna, o di destino, chiamiamolo così. Olmo, un gol e un assist, aveva iniziato la partita in panchina, ma l’infortunio di Pedri dopo pochi minuti lo ha catapultato subito in campo.
E il giocatore del Lipsia ha fatto la differenza, in una partita bellissima, intensa, a tratti molto dura, con l’arbitro Taylor che ha sorvolato sul gioco duro dei tedeschi e alla fine non ha ritenuto (unitamente al VAR) di punire un dubbio fallo di mano di Cucurella. Il difensore spagnolo fa di tutto per tirar via il braccio sinistro, ma il pallone impatta comunque sul suo arto. Non si capisce, dalle immagine, se ci fosse fuorigioco sul tiro precedente. Forse, anche nel calcio, c’è una giustizia divina, dirà qualcuno.
Il gol di Olmo era sembrato dare la vittoria agli spagnoli, ma con la Germania, questa Germania, non è mai finita. Infatti, al minuto 89, Wirtz ha pareggiato dopo una bella azione corale.
Un gol bello e giusto, che ha portato la partita ai supplementari. E quando si stava pensando ai rigori, è arrivato il colpo di testa di Merino, giocatore della Real Sociedad entrato al minuto 80.
Giusto dire che i cambi dell’allenatore degli spagnoli De la Fuente non hanno sempre ottenuto la comprensione di tutti: le sostituzioni di Nico Williams e Yamal hanno fatto storcere il naso a più di un commentatore.
Ma alla fine, con il gol di Merino, ha avuto ragione lui. Come si diceva, il calcio è fatto spesso di dettagli. Oggi ne abbiamo avuto la riprova.
La Spagna dunque va avanti, la Germania va a casa, e Toni Kroos saluta il calcio. Una serata indimenticabile e che resterà nella storia.

(Foto Keystone)