Metti due squadre di buona volontà che però non vedono la porta. E quando ci provano, tirano sempre fuori o addosso al portiere.
È la storia, in poche parole, del quarto di finale tra Portogallo e Francia, finito ai rigori e vinto da quest'ultima.
Nemmeno i portieri, questa volta, sono stati protagonisti.
Diogo Costa, fenomeno contro la Slovenia, non ne ha parato nemmeno uno. Stessa cosa per il portiere del Milan Maignan, che però è stato baciato dalla fortuna quando il tiro di Joao Felix è finito sul palo.
La Francia va così avanti e incontrerà la Spagna, che almeno sulla carta, nonostante i diversi squalificati, resta superiore.
Difficile divertirsi per una partita come questa, quando negli occhi si ha ancora la palpitante sfida tra spagnoli e tedeschi.
Mbappé, con la maschera e quel naso che gli danno fastidio, è lontano da una forma accettabile. Sull'altro fronte, Ronaldo, resta in campo ancora 120 minuti ma non combina assolutamente nulla. Inspiegabile come abbia potuto giocare tutte le partite da titolare.
Buono l'avvio di Leao, capace di mettere in difficoltà Koundé nei primi minuti, ma come quasi sempre gli accade, l'ala del Milan sparisce con il passare del tempo.
Sul fronte francese, Deschamps si affida a una squadra che difensivamente sembra reggere bene il colpo, anche se in avanti, combina poco. Soltanto Dembelé, entrato in corso di partita, sembra poter regalare qualche emozione, ma anche lui, davanti alla porta, si dimostra poco lucido.
Finora i francesi hanno realizzato la pochezza di tre reti in cinque partite: un rigore e due autoreti. Insomma, nessun "vero" gol su azione.
Per una squadra che arriva in semifinale è quasi un record.
C'è poco altro da raccontare in una sfida avara di emozioni e che era facile prevedere che sarebbe finita ai rigori.
Contro la Spagna, Mbappé e soci dovranno alzare notevolmente il loro livello, che finora, in questo Europeo, è stato tutt'altro che entusiasmante.
Altrimenti, difficilmente potranno sperare di arrivare in finale.
È la storia, in poche parole, del quarto di finale tra Portogallo e Francia, finito ai rigori e vinto da quest'ultima.
Nemmeno i portieri, questa volta, sono stati protagonisti.
Diogo Costa, fenomeno contro la Slovenia, non ne ha parato nemmeno uno. Stessa cosa per il portiere del Milan Maignan, che però è stato baciato dalla fortuna quando il tiro di Joao Felix è finito sul palo.
La Francia va così avanti e incontrerà la Spagna, che almeno sulla carta, nonostante i diversi squalificati, resta superiore.
Difficile divertirsi per una partita come questa, quando negli occhi si ha ancora la palpitante sfida tra spagnoli e tedeschi.
Mbappé, con la maschera e quel naso che gli danno fastidio, è lontano da una forma accettabile. Sull'altro fronte, Ronaldo, resta in campo ancora 120 minuti ma non combina assolutamente nulla. Inspiegabile come abbia potuto giocare tutte le partite da titolare.
Buono l'avvio di Leao, capace di mettere in difficoltà Koundé nei primi minuti, ma come quasi sempre gli accade, l'ala del Milan sparisce con il passare del tempo.
Sul fronte francese, Deschamps si affida a una squadra che difensivamente sembra reggere bene il colpo, anche se in avanti, combina poco. Soltanto Dembelé, entrato in corso di partita, sembra poter regalare qualche emozione, ma anche lui, davanti alla porta, si dimostra poco lucido.
Finora i francesi hanno realizzato la pochezza di tre reti in cinque partite: un rigore e due autoreti. Insomma, nessun "vero" gol su azione.
Per una squadra che arriva in semifinale è quasi un record.
C'è poco altro da raccontare in una sfida avara di emozioni e che era facile prevedere che sarebbe finita ai rigori.
Contro la Spagna, Mbappé e soci dovranno alzare notevolmente il loro livello, che finora, in questo Europeo, è stato tutt'altro che entusiasmante.
Altrimenti, difficilmente potranno sperare di arrivare in finale.
(Foto Keystone)