FORMULA UNO
Riecco Hamilton!
L'inglese non vinceva da quasi tre anni: la Ferrari invece è sempre più deludente
Pubblicato il 08.07.2024 05:55
di Silvano Pulga
Lewis Hamilton è tornato a vincere, per la 104sima volta in carriera: il 7 volte campione del mondo non ci riusciva dal dicembre 2021 e, dopo la vittoria di George Russel la settimana scorsa in Spagna (questa volta il britannico è stato invece tradito dalla propria monoposto), ha confermato la crescita delle Frecce d'argento, che sembrerebbero aver finalmente risolto i propri problemi di messa a punto. Certo: Verstappen, giunto al secondo posto, continua a macinare punti pesantissimi in ottica titolo. Tuttavia, considerando le prestazioni non certo memorabili del compagno di squadra Checo Pérez, il titolo costruttori appare alla portata di una delle scuderie inseguitrici, al netto del fatto che tornare ad assistere a un po' di lotta per il gradino più alto del podio è decisamente un bel vedere. La Mc Laren continua a fare bene, con due piloti giovani e impertinente, che rappresentano, assieme all'Olandese volante e a George Russel, il futuro di questo sport. Tutto bene? Nì. Perché, come avrà notato l'attento lettore, manca un nome all'elenco. La Ferrari, per ora, non è in grado di vedere la luce in fondo al tunnel. Unica consolazione per il ferrarista più ottimista (perdonateci il gioco di parole...) è constatare che Lewis Hamilton è ancora capace di vincere, e che porterà questa attitudine a Maranello. Ciò che è oggettivo, in questo duro inizio d'estate per il Cavallino, è che, sinora, i famosi miglioramenti non hanno portato un aumento di competitività per un team che, ormai, non ha più davanti solo la Red Bull. Quando poi le cose si complicano, come in questa domenica inglese, il muretto improvvisa e fallisce, come accaduto sui tempi e modi del cambio gomme per Charles Leclerc: vederlo doppiato ha fatto davvero male. Insomma, la sensazione è che il tanto decantato cambio di marcia, dopo l'addio di Binotto, non si veda. Certo, i tempi sono cambiati: nel secolo scorso, a Maranello, dopo una domenica del genere, si sarebbero sentite le scosse di terremoto fino in piazza della chiesa, provocate dalle urla del Commendatore. Nostro padre, ai tempi, non prendeva mai appuntamenti in Ferrari di lunedì, perlomeno durante la stagione di corse: e non lo faceva per caso. 
(Foto Keystone)