CALCIO: UNA "NUOVA" FIGURA DEL MONDO DEL CALCIO
Chi è il Match Analyst?
Alla scoperta di un "nuovo" ruolo nel mondo di un calcio che cerca sempre più dati
Pubblicato il 07.05.2021 08:56
di Vittorio Gerlero
Il Presidente dell’AssoAnalisti AIAPC (Associazione Italiana Analisti di Performance Calcio) Mario Savo ci ha raccontato nei dettagli i segreti della professione del Match Analyst.
Savo, qual è il ruolo di un Match Analyst in uno staff?
"Il Match Analyst si occupa di analisi della performance ed è leggermente più orientato alla parte tecnico-tattica rispetto a quella fisico-atletica. Preferisco però parlare di performance analysis perché si basa sulla performance a 360 gradi valutando parametri tecnico-tattici, fisico-atletici e psicologici. Ho sviluppato i miei studi in Performance Science in USA, sono specializzato in calcio e football americano, ma anche in ambito tattico-militare, proprio perché operatori di forza armata, pubblica sicurezza e pronto intervento sono trattati come atleti sportivi in America. Si parla sempre di livelli altissimi di domanda prestazionale e si lavora quindi con professionisti d’elite".
C’è differenza tra il calcio in Europa e gli sport americani?
"Certo, è completamente diverso. Mentre negli sport americani abbiamo una frequenza di gesti tecnici molto più ampia, la stessa cosa non si può dire per il calcio. Ad esempio, a basket tirano a canestro tante volte in una partita, mentre a confronto nel calcio tirano molto meno in porta. La statistica nel calcio va quindi modificata e integrata con lo studio dei video, degli spazi e dei tempi".
Cosa hanno in comune l’allenatore e il Match Analyst?
"Sono due figure completamente diverse: l’allenatore si deve occupare di strategia, tattica e metodologia lavorando sul campo, mentre il Match Analyst è spesso lontano dal campo. Lavora in una sala video dove raccoglie e analizza quantità enormi di dati che deve rendere fruibili e leggibili a tutto lo staff. È colui che trova le informazioni necessarie per lo studio dei dettagli. Ricordiamoci che nel calcio il gol è un evento rarissimo, quindi cogliere e comprendere i dettagli del flusso di gioco è fondamentale".
Il Match Analyst lavora sempre in anticipo rispetto al resto dello staff?
"Sì, il Match Analyst viaggia sempre con circa 10/12 giorni d’anticipo rispetto al resto dello staff, perché nel momento in cui consegna un report di un avversario deve già pensare all’analisi della squadra successiva. Ad esempio, se il martedì consegna l’analisi della partita del sabato, dal mercoledì inizia ad analizzare la partita del sabato successivo".
Esistono allora giorni di riposo?
"È un lavoro molto flessibile, dico sempre ai ragazzi che vogliono iniziare questa professione che se ricercano un lavoro tranquillo che permetta loro di lavorare otto ore al giorno con pause e ferie, questo non è il lavoro che fa per loro. Può capitare di non avere nemmeno il giorno di riposo settimanale perché il lavoro è tantissimo e la consegna del report deve sempre essere puntuale".
Si può analizzare una squadra, ma anche un singolo giocatore.
"L’analisi del singolo si può fare soprattutto per motivi di scouting, al fine di crearsi un modello d’analisi della performance del singolo, magari ruolo per ruolo, o meglio ancora funzione per funzione. È fondamentale infatti cercare un giocatore non soltanto in base al suo ruolo ma più specificatamente per la sua funzione in campo. Proprio come nel film “Moneyball”, dove nel baseball si vedono indicatori complessi che permettono di andare a scegliere i giocatori non in base ai parametri manifesti che tutti quanti possono individuare e riconoscere, ma attraverso parametri legati strettamente al modello di gioco. Così si può scegliere quello che a noi serve, non quello che per il mercato è ottimo. Questo meccanismo è importantissimo perché permette di risparmiare tanti soldi, oltre ad avere giocatori funzionali".
L’analisi del singolo in caso di infortunio?
"Si può fare analisi del singolo anche quando un giocatore rientra da un infortunio: in questo caso l’analista può interfacciarsi direttamente con lo staff medico. È chiaro che servono competenze e conoscenze legate alla parte fisico-atletica. È importante conoscere la performance umana".
Cosa ne pensano i giocatori? Accettano di essere analizzati e corretti da analisti che spesso non hanno mai giocato a calcio?
"Io non ho mai avuto problemi con i giocatori. Anzi, più sono giovani più sono aperti a conoscere questa nuova area di indagine. Questo anche perché sanno che è un processo che giova pesantemente in modo molto positivo sulla loro crescita, è provato scientificamente. Il calciatore capisce che dietro c’è tanto lavoro per migliorare la sua performance e quella della squadra e ti ascolta senza problemi. Lo stesso accade con gli “anziani” che, pur non avendo mai visto prima tanta tecnologia applicata al proprio sport ti seguono perché comprendono che tutto questo è fatto per rendere il loro lavoro ancora più professionale".
Il ruolo del match Analyst durante una partita?
"Il Match Analyst non deve stare in campo, ma in tribuna. In campo avrebbe gli stessi limiti fisici e posizionali che ha l’allenatore, mentre in tribuna può avere una visione completa del campo per osservare meglio gli spazi, le distanze tra i reparti e le distanze tra i giocatori. Tutte cose che chi sta in panchina ha più difficoltà a vedere. Dà un feedback immediato allo staff in panchina, o scende negli spogliatoi nel corso dell’intervallo per confrontarsi con l’allenatore. Nell’NFL i quattro analisti si mettono nei punti più alti dello stadio, uno per lato. Comunicano in tempo reale con i coach a bordo campo e chiamano le giocate. La posizione in questo caso è fondamentale".
Ci sono differenze a livello di analisi tra calcio a 5 e calcio a 11?
"Sono due sport bellissimi (d’altronde iniziai proprio con il calcio a 5 la mia carriera), ma completamente diversi, soprattutto per la differenza di spazi. I parametri prestazionali sono completamente diversi perché nel calcio a 5 ci sono continui 1 contro 1 in uno spazio completamente diverso rispetto al calcio a 11. Certo, i concetti tecnico-tattici del futsal sarebbero di grande giovamento per i settori giovanili del calcio a 11 perché permettono un’autocoscienza importante per il giovane calciatore che vuole crescere dal punto di vista tecnico e tattico. Lavorando in spazi più piccoli il calciatore si sente sempre al centro dell’azione, tocca più volte palla e impara a smarcarsi".
Ecco qui di seguito alcuni link per chi volesse saperne di più:
Link del Corso di Match Analysis patrocinato con AIAPC: si può frequentare sia online https://www.elitefootballcenter.com/corso-online-football-match-analyst-longomatch-certification/ che in aula: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/
Link del sito dell’AssoAnalisti AIAPC https://assoanalisti.it/
Link del libro scritto da Mario Savo: La match analysis nel calcio. Principi teorici e risvolti operativi https://www.amazon.it/dp/8895050762/ref=cm_sw_r_cp_api_glc_i_N59M38XNZ8EQH9TH16Q6