Calcio
Vergogna sudamericana!
Finisce in rissa tra i giocatori dell'Uruguay e i tifosi della Colombia: si rischia la tragedia
Pubblicato il 11.07.2024 06:12
di Red.
La Colombia è in finale: sono trascorsi 23 anni da quando alzò il prestigioso trofeo e giocava in casa. Arriva all'atto conclusivo dopo aver sconfitto l'Uruguay di Marcelo Bielsa. Il primo tempo è stato bello e intenso. La Celeste ha pagato l'imprecisione di mister cento milioni Nunez, che ha sciupato almeno tre occasioni favorevoli. E nel calcio si sa: se si sbaglia, inesorabilmente, si paga. I Cafeteros sono passati in vantaggio al 39', con un colpo di testa di Lerma. Poi è cominciato a succedere di tutto e non poteva essere altrimenti. Munoz è stato espulso per aver dato una gomitata nello stomaco ad Ugarte. Il secondo tempo non è stato all'altezza della prima frazione, è stato condito da proteste, falli e sistematiche perdite di tempo. L'Uruguay, era in superiorità numerica, ha cercato di pareggiare, ma i suoi tentativi sono stati velleitari e inconcludenti. La Colombia è letteralmente trascinata da James Rodriguez, il giocatore si sta esprimendo ad altissimi livelli, fino ad ora ha già sfornato 6 assist. Poi, alla fine, è scoppiata la rissa, dietro la panchina dell'Uruguay sono venuti alle mani i tifosi, una decina di calciatori della Celeste sono saliti tra la folla e in un video si può notare come Nunez (ma con lui c'erano altri compagni) colpisca un sostenitore della squadra colombiana. Polemiche a non finire. Lo scontro è durato diversi minuti. La Conmebol ha criticato duramente quello che è successo, e parla di intolleranza e violenza che non possono essere accettate. Ritornando al campo: in finale è già arrivata l'Argentina considerata una delle più forti di sempre. Sono solo due le sconfitte in 61 partite. Gli argentini sono i Campioni del mondo in carica e detentori del titolo sudamericano. Scaloni ha costruito una macchina formidabile, che sa solo vincere. Può contare su un portiere, che con la sua Nazionale, sembra insuperabile. Messi pare faticare, ma la sua presenza incute pressione agli avversari e dà sicurezza ai suoi compagni. E Lautaro si è messo pure a segnare. L'altro grande veterano Di Maria giostra con la consueta maestria. E i giovani si fanno trovare pronti.