Yuri Catania, un artista che percorre la strada dell’arte
I Gatti di Rovio
Una mostra, un luogo, un cammino di vita
Pubblicato il 07.05.2021 11:07
di Angelo Lungo
Yuri Catania è un artista. Sente pulsioni e le trasforma in emozioni. Nasce a Milano nel 1975. Inizia la sua carriera come illustratore di libri per bambini. La svolta: la fotografia che gli consente di lavorare nell’ambito della moda e dell’editoria.
Gira, scopre, scruta e osserva il mondo per 15 anni.
All’improvviso: un soffio, un anelito. L’anima sussulta e lo ispira. Afferra un pensiero duale: positivo e melanconico.
Una nuova visione lo guida, nasce “No Fashion Places”. E l’idea vola: libera e scevra da condizionamenti e orpelli.
L’approdo in Svizzera è inevitabile, l’ambiente lo ammalia subitaneamente e gli consente di esplorare la sua arte.
I sogni vanno inseguiti, catturati e realizzati e CasaGalleria a Rovio ai piedi del Monte Generoso diventa un contesto ideale: casa di vita e atelier creativo.
Il suo progetto fotografico cresce, si evolve e sulle strade degli Stati Uniti si muove, viaggia, erra, ispirato da autori come Kerouac, Capote, Braden.
Ma il tempo scorre veloce, il futuro non attende. Eppure nel passaggio tra mondi, tra l’analogico e il digitale, la fotografia in pellicola lo richiama: una sorta di canto antico che ritorna da lontano.
La lentezza, la camera oscura, il processo manuale, un rito: artigiano e artista. E infine il linguaggio che fa parlare la fotografia, oltre l’immagine ecco una frase, uno slogan, un frammento di poesia.
Una nuova proposta.
L’arte in strada da forma diventa sostanza. E “I Gatti di Rovio” è il suo nuovo progetto che si potrà visitare a partire dal 12 giugno.
È una mostra open air composta da 60 gigantografie di varie dimensioni affisse nel nucleo storico di Rovio. Per il visitatore la possibilità di scoprire un territorio che diventa un palcoscenico. L’opportunità per giovani e famiglie di visitare un luogo, ripercorrere un vissuto, respirare l’aria della bellezza e vedere arte.
Rovio, i suoi abitanti e la sua storia di architettura sono coinvolti e diventano protagonisti, ma anche alcuni comuni limitrofi hanno aderito all’iniziativa “donando” muri: Arogno; Maroggia e Melano.
I ritratti saranno: i gatti di Rovio, il riferimento è al felino ma anche agli abitanti del paese, i Roviensi sono noti come “gatti”;
i volti degli anziani del posto, persone cultori di memoria e storia.
I ritratti stampati sono appesi direttamente sui muri delle case con colla biodegradabile, con la tecnica del collage-decoupage.
Gatti e anziani.
Il gatto: l’animale dalla parvenza domestica, anarchico, sornione, volubile. Un amante della libertà esagerata, apparentemente lento nei movimenti ma svelto e veloce di spirito.
Gli anziani: rappresentano il ricordo, hanno da raccontare, vogliono narrare un tempo. E quando una vita ha colto uno sprazzo di significato, la vita diventa essa stessa un’opera d’arte.
Spiega l’antropologo Marc Augé che un luogo è tale quando è identitario, è foriero di relazioni e ha una storia.