CALCIO
"Ricreare l'entusiasmo perduto"
Il neopresidente del club dei 100 si appella ai tifosi granata che hanno abbandonato lo stadio
Pubblicato il 12.07.2024 07:28
di Enrico Lafranchi
Il Club dei 100 ha un nuovo presidente: Roberto ‘Robi’ Mercoli, super tifoso granata. Nuovo anche il comitato, un nome su tutti: Timothy Fargeon, figlio d’arte! Ha ragione Brenno Martignoni quando dice che “a Bellinzona contano sì gli aspetti finanziari (la Challenge League non è una categoria amatoriale) però conta anche il quinto elemento che è l’amore, la devozione e la dedizione: un collante molto importante”.
Mercoli, che al momento deve battere la ritirata per motivi di salute, (si tratta di una cosa temporanea), è una persona piena di idee e di entusiasmo. Nel Club c’è un’atmosfera speciale. I due presidenti (Martignoni e Mercoli) sanno che è un percorso da fare insieme con la proprietà. Il loro pensiero è vicinissimo: “Pablo e Pablito sono due grandissime persone!”.
Mercoli, qual è il suo primo colpo in canna?
“Nell’immediato cercherò di portare più gente possibile ‘dentro’ l’Associazione Calcio Bellinzona”.
In che senso?
"Voglio ricreare quell’entusiasmo che c’era in passato: sia allo stadio che in città”.
E in che modo?
“Nel comitato ho inserito tre giovani (Vargas Catherine, Fargeon e Di Vincenzi) per dare un futuro al Club i cui meriti, come ben sappiamo, sono indiscussi”.
Le difficoltà incontrate dal comitato dimissionario sono note. Arriveranno tempi migliori?
“Lo spero, anzi ne sono certo. Anche se al momento per motivi di salute sarò un po’ assente, è il team che porterà avanti questo lavoro. Il mio scopo, lo ribadisco, è quello di fare riavvicinare alla famiglia granata chi per un motivo o l’altro si era allontanato”.
Tra il popolo granata (c’è gente che non va più a vedere una partita da tempo) e la proprietà persiste un blocco granitico. È un tasto dolente, non crede?
“Cercheremo, assieme al presidente Brenno Martignoni, di creare una specie di collaborazione tra il Club dei 100, l’Associazione e la proprietà. Ci stiamo lavorando già da tempo”.
Sta parlando di un club – che secondo qualche uccello di malaugurio era destinato alla canna a gas (…) -, che ora è un fiorire di entusiasmo. Quando inizierà la sua ‘campagna acquisiti’?
“Già da settimane mi sto guardando in giro, cerco sempre un dialogo con tutte le persone. Anche con gente che negli ultimi anni ha finito con non prendere più la via dello stadio. Molti mi hanno confermato che quest’anno staccheranno la tessera del Club dei 100 e andranno pure a vedere le partite”.
Questa è una gran bella notizia. Attuerete anche qualche strategia innovativa?
“Con la famiglia Bentancur abbiamo accordato di metterci a disposizione dei biglietti che offriremo a quei tifosi che hanno abbandonato il Comunale”.
Di bene in meglio. Restando sul tema, lei come spiega l’assenteismo di pubblico?
“Uno dei nostri compiti è quello di avvicinare più giovani possibile. In collaborazione anche con il nostro Settore giovanile, invitando i ragazzi alle partite con i propri genitori. È solo un’idea, nel cilindro ce ne sono molte altre (ride)”.
Un coinvolgimento di ragazzi delle Scuole sarebbe una ‘missione impossibile’?
“A livello di Settore Allievi abbiamo scelto come allenatori delle ‘vecchie glorie’ granata proprio per invogliare i ragazzi che frequentano le nostre Scuole calcio al mercoledì. A questo scopo ho fatto inserire nel regolamento dei giocatori con la famiglia Bentancur, che ringrazio sin d’ora, che i giocatori sono obbligati a partecipare quando l’Associazione e il Club dei 100 organizzano l’evento”.
Le sue aspettative appaiono concrete:
“Sì, io sono molto positivo. Sono convinto che se si ricrea l’entusiasmo e arrivano i risultati, avremo molta più gente al venerdì, sabato o alla domenica”.
Una domanda che i tifosi si pongono da un bel po’: vedremo finalmente in granata un bomber da 15 gol?
“Pablo Jesus (“Abbiamo tanta voglia, quest’anno non lasceremo nulla al caso, vogliamo giocare, non posso farne ancora il nome ma arriverà un attaccante fortissimo…”) ha annunciato una ‘bomba’. Beh, usiamo questo termine!”.