HOCKEY: UNA STAGIONE DA DIMENTICARE?
L'hockey del Covid? Una vera agonìa
Senza spettatori né retrocessione: per non parlare del calendario
Pubblicato il 29.12.2020 13:42
di Luca Sciarini
Non si sa se e quando giocano, non si sa con che giocatori scenderanno in pista (visto i tantissimi casi di covid di cui hanno sofferto) e mi verrebbe pure da dire che mi sembra che non abbiano imparato tanto dai problemi avuti in estate dal calcio.
Se non ricordo male, avevano pure detto di essere convinti di aver imparato dalle disgrazie altrui.
Una sola cosa è sicura: anche loro giocano di fronte a spalti desolatamente vuoti.
È il nuovo hockey, uno sport che appassionava la gente, che riempiva le piste e alimentava le discussioni nei bar (che adesso sono tra l'altro anche chiusi).
Di tutto ciò non è rimasto più nulla. Alzi la mano chi riesce ancora ad appassionarsi. 
Sui social sono in pochi a scriverne, ad arrabbiarsi o entusiasmarsi.
Dopo un derby vinto di solito circolavano gli sfottò. Ora nulla. Come se si fosse trattato di un'amichevole di agosto.
Non basta la televisione purtroppo. Anche perché l'hockey, forse ancora più del calcio, senza pubblico è veramente bruttino da guardare. 
Inoltre la Lega ha deciso di abolire pure la retrocessione. 
Se la guardiamo da un lato prettamente economico, la decisione (che varrà anche per la prossima stagione) può avere un senso, se invece la vediamo da un punto di vista sportivo è decisamente penalizzante.
Si toglie alle squadre più deboli (e rispettivamente ai loro tifosi) il gusto della salvezza, traguardo che spesso (unito all'ingresso nei playoff) rappresentava un vero e proprio successo. Oggettivamente l'unico.
La speranza è che almeno i playoff, che inizieranno ad aprile, possano ridare un senso e una dignità a questa stagione, riportando equità a livello sportivo e interesse tra la gente.
Perché questo non è più un campionato, ormai è diventata una piccola agonia.