CALCIO
"Anche il presidente deve stare con i piedi per terra"
Il tecnico del Paradiso parla senza mezzi termini della rivoluzione in casa Paradiso
Pubblicato il 14.07.2024 09:34
di Enrico Lafranchi
Beppe Sannino è una persona speciale, ma anche un allenatore speciale. Sulla panca, non ci sta quasi mai, si agita come se si trattasse di una partita di Champions e non di una ‘partitella’ di preparazione. È molto positivo (“Bisogna vedere dove migliorare e cosa fare”), dimostra di amare profondamente il suo lavoro (“alleno una formazione di dilettanti, è cambiata tanto, devo cercare di portare questi ragazzi a diventare una squadra”). Partiamo, appunto, dalla rivoluzione che c’è stata nel Paradiso.
Ci sono dei motivi precisi per tutte queste partenze?
"Ma quale motivo ci deve essere – risponde dando l‘impressione di infervorarsi – c’è stato un cambio e basta. Dove sta il problema? C’è di mezzo un mercato”.
D’accordo ma come mai se ne è andata via così tanta gente?
“Questo non lo so, io faccio l’allenatore del Paradiso. Di giocatori ne sono arrivati anche tantissimi”.
Caggiano punta a fare meglio dell’anno scorso: che cosa risponde al presidentissimo?
“Intanto bisogna ancora partire, anche il presidente Caggiano dovrebbe stare con i piedi per terra. Non siamo mica dei maghi, è il campo che conta”.
Siete comunque reduci da una stagione strepitosa, se mi permette il termine:
“L’anno scorso sì, ma quest’anno è tutto un altro campionato. Si parte da zero!”.
Con grandi ambizioni, no?
“Non è mica detto che quello che abbiamo fatto l’anno scorso si ripeta. Magari si può fare meglio, questo però non lo so”.
Ambizioni che comunque a livello dirigenziale sono crescenti:
“Devono essere pari, lo ripeto, a una squadra che parte da zero”.
Una breve pausa, Beppe non si lascia dribblare (“È difficile fare interviste con me, dove vuole arrivare?”).
Ho notato che era molto agitato in partita, l’abbiamo sentita rimproverare qualche giocatore…
“Stimolare, non rimproverare. L’allenatore è pagato per questo!”.
Ci sono giocatori che devono dare di più?
“Parlo di giocatori che devono entrare in un contesto nuovo, partendo da zero, come succede in tutte le società del mondo”.
Meglio cambiare argomento… Italia fuori, Inghilterra o Spagna?
“La Svizzera ha fatto bene, è stata anche sfortunata secondo me. Il calcio è bello perché non c’è una logica, un pronostico sicuro, non c’è niente di certo. Io vedo favorita la Spagna, sia per il gioco, sia perché a me piacciono vedere i giovani che giocano. Saremmo tutti felici se vincesse per quello che ha fatto vedere, ma si parte dallo 0 a 0. L’Inghilterra ha giocatori singoli fortissimi, la Spagna ha una squadra…”. 
Detto per inciso il Paradiso ha vinto meritatamente il Quadrangolare superando in finale il Taverne. Deludente il Bellinzona, estromesso dalla finale ai calci di rigore dalla squadra di Vittorio Bevilacqua.
(Foto ENLA)