Tennis
“Sono un bambino che ancora una volta vive il suo sogno”
Djokovic, come sa ammettere la sconfitta un grandissimo campione
Pubblicato il 15.07.2024 07:51
di Red
Wimbledon racconta che Carlos Alcaraz è il più forte di tutti. Il dominio dello spagnolo è incontrastato. La sua superiorità sui suoi rivali è netta. Il suo livello non è raggiungibile dai suoi avversari, solo Sinner, forse, può approfittare dei suoi inciampi. L'erba ha emesso i suoi verdetti incontrovertibili. Ma il giusto omaggio è da tributare a un Campionissimo: Novak Djokovic. Il tempo non si può sconfiggere, fugge veloce, e non ammette ritorni. Lo si può contenere, con l'abnegazione, con la volontà, ma poi ci si deve fermare. Non si può andare oltre. Il limite non può essere superato. Il serbo è una persona intelligente e questo, probabilmente, lo ha inteso. La finale rappresenta per lui un grandissimo risultato, ma lo spagnolo attualmente viaggia su alti e altri livelli. Ma Djokovic è comunque soddisfatto, si è rimesso da un infortunio e si sente “fiero”. Toccanti ed emozionanti le sue parole dopo il match. Ammette: “Sono arrivato in finale nel torneo che ho sempre sognato di giocare. È una benedizione aver disputato dieci finali a Wimbledon”. E confessa: “Sono un bambino che ancora una volta vive il suo sogno”. Si è poi sciolto e si è rivolto a sua moglie: “Ringrazio mia moglie, ti amo. Grazie ai miei meravigliosi bambini, perché portate il sorriso sul mio volto ogni giorno”. Ha concluso: “Sono grato di essere padre di due angioletti che stanno iniziando ad amare sempre di più il tennis. Non so se avrò abbastanza fegato per fare loro da allenatore. Ma se vorrete iniziare a giocare, ci sarò per voi”. Djokovic è uno di quei grandi personaggi che fa discutere e che divide. Ma la sua grandezza è indiscutibile.
(Foto Keystone)