L'Europeo
della Spagna è pieno di storie che esaltano ancora di più il
successo ottenuto. Ci sono stati due protagonisti che lo sono
diventati all'improvviso. Erano inattesi, sono entrati in scena, e
hanno contribuito in maniera determinante alla vittoria della loro
Nazionale. Entrambi hanno origine basca e militano nella Real
Sociedad. Hanno segnato nei minuti finali, uno contro la Germania,
l'altro in finale contro l'Inghilterra. Mikel Merino Zazon è
un centrocampista di 28 anni, il suo gol ha estromesso la Germania. Mikel Oyarzabal Ugarte è un attaccante fantasista di 28 anni,
ha rispedito al mittente i sogni di gloria e le ambizioni
dell'Inghilterra. Il quarto successo continentale ha scatenato nella
Nazione una gioia irrefrenabile, perché sancisce un dominio
continentale indiscutibile. Legittima la forza di una scuola e di uno
stile, che non ha rivali. Si tratta di una vera e propria filosofia
di gioco. Ma non tutti hanno festeggiato. Nei Paesi Baschi sono,
comunque, apparsi delle frasi e degli striscioni contro i due
giocatori. La polemica l'hanno fomentata i separatisti, nel mirino è
finito in modo particolare Oyarzabal,
reo di aver dichiarato di aver fatto quello che sentiva: “Oggi
ho avuto la fortuna di vincere ed essere qui lo apprezzo molto: è il
massimo”. Un gruppo di
anonimi ha messo degli striscioni nel comune di Elorrio, il paese
della mamma del calciatore. Uno di questi recitava: “No
all'accettazione della squadra spagnola”,
accanto è stata pure esposta una bandiera spagnola barrata con
vernice nera. Merino
e Oyarzabal sono
stati poi additati come “traditori”
, scritto in basco e vicino era visibile una svastica barrata.
(Foto Keystone)