CALCIO
Paradiso, anno nuovo passione di sempre
Caggiano, Nussbaumer e Sannino sono i tre ‘mattatori’
Pubblicato il 18.07.2024 08:19
di Enrico Lafranchi
Antonio Caggiano sostiene, a ragione, che è lui il presidente del Paradiso, se mai Werner Nussbaumer ne va le veci. Ma quando mai il presidentissimo non si fa trovare, se non d’estate in mezzo al mare di Sardegna? A prescindere, Nussbaumer al di là che un ‘personaggio’ è una persona molto importante nel club cui dà, per sua stessa ammissione “un apporto significativo”. Per essere chiari garantisce a Caggiano “un bell’impegno a livello economico” (lo ha precisato, ndr). Cosa significa? Probabilmente con la scalata alla Promotion League il buon Antonio è venuto a trovarsi nella stessa situazione di Paolo Righetti che con il suo gruppo non è riuscito a fare riguadagnare all’ACB, dopo una bella ‘scalata’, la Prima Promotion. È possibile che l’ex postino, non quello del romanzo (e del cinema) che ‘suona sempre due volte’ un aiuto a Nussbaumer (responsabile dello staff medico, al Torneo di Bellinzona il dottore ha soccorso uno spettatore probabilmente colpito da insolazione) lo avrà chiesto. Ma questo non lo dirà mai e nessuno glielo chiederà.
Vero o no possiamo dire che anche per l’uomo di Pambio-Noranco la sua, come nel film (e nel libro), è una storia di passione travolgente.
Una passione, come aveva raccontato in una lunga intervista a TV Riviera, nata già a livello professionale (da imprenditore): “Nel vedere mio padre lavorare con degli ‘scavatori’ mi sono appassionato a questi macchinari. Era qualcosa di affascinante, è nato così il mio interesse per l’edilizia. E da lì, parlo del 1995, io e papà non ci siamo più fermati… Naturalmente non è stato facile, lavorando in posta godevo di un posto sicuro ma alla fine la passione adagio adagio ha preso il sopravvento”.
Non si è più fermato neanche sul campo il bell’Antonio. Con il Paradiso in testa (e alla testa delle classifiche) una promozione dietro l’altra, al punto che le emozioni sono diventate… inebrianti. È un capitolo che conosciamo, e non ha l’aria di essere l’ultimo. Ma quante arrabbiature ha dovuto incassare! A livello di ‘stadio’, o di campo che dire si voglia, oggi siamo quasi al top (terreno in erba sintetica di ultima generazione, tribuna in fase di costruzione - sarà il suo “regalo di Natale’ ai tifosi. Ma c’è di più: la campagna abbonamenti ha preso avvio con successo, nuovi sponsor sono dietro l’angolo, il mercato è ancora aperto…
Una nuova stagione è alle porte, si tornerà presto a respirare l’aria sana di Pian Scairolo. Per i ‘lavori in corso’ ci vorrà un po’ di pazienza, la ‘prima’ casalinga è in programma, dopo due trasferte di seguito, sabato 24 contro il Grand Saconnex, compagine fresca di una promozione definita dalla ‘Tribune de Genève’ storica (i ginevrini sono allenati dall’ex granata Jean-Michel Aeby). Nessun dettaglio viene trascurato. Sannino si è premurato di ‘scoprire’ quelle che sono le sue carte. Il mister la pensa in grande (tanto per capirci: “Io e Simone abbiamo un aneddoto comune” - aveva detto con una punta d’orgoglio dopo la conquista dello scudetto dei nerazzurri). Niente di sorprendente, sono le stesse carte che intende giocare il presidentissimo. Probabilmente diverse da quelle di Nussbaumer (“Beppe è uno che ti mette continuamente sotto pressione…”) ma ha un’importanza relativa. Anche i nuovi arrivati hanno capito di che pasta è fatto il tecnico (panchina d’oro e d’argento a Varese). In partita (anche nelle amichevoli, ce ne siamo resi conto al Quadrangolare) non smette di ‘pungolare’ i giocatori. Esagera? “Sono pagato per questo” – ha replicato. L’ex tecnico di Siena e Palermo (!) ha dato “un’impronta completamente nuova anche alle sedute di preparazione” (Kubi dixit). Preparazione per modo di dire, i biancoverdi sabato scorso sembravano già alle prese con il campionato. Peccato che sia loro venuta a mancare la ‘ciliegina’ sulla torta. Ma chi poteva immaginare che il Bellinzona invece della finale in programma al Comunale avrebbe giocato per il terzo posto su un campetto adiacente?
(Antonio Caggiano, nella Photosxdesigns)