Calcio
Lugano, contava solo vincere
I bianconeri ottengono i tre punti, ma ora testa al Fenerbahçe
Pubblicato il 21.07.2024 05:58
di Silvano Pulga
Un primo tempo interlocutorio, diciamo così. Ma, come ci diceva Cao Ortelli a fine partita, era importante vincere: del primo tempo poco brillante, tra qualche settimana, non si ricorderà più nessuno, abbiamo aggiunto noi. La prima frazione, secondo Mattia Croci-Torti, che abbiamo sollecitato con una domanda specifica in conferenza stampa, è stata infatti caratterizzato da una certa lentezza nel giro palla, con i suoi opposti a una squadra più fisica e con maggiore velocità nei passaggi. Poi, nella ripresa, l'ingresso di Anton Grgić e Kacper Przybylko e, soprattutto, un ritmo di gioco caratterizzato da una maggiore intensità, hanno consentito ai ticinesi di portare a casa una vittoria importantissima, soprattutto dal punto di vista del morale. Certamente, nella ripresa gli zurighesi hanno abbassato tanto il baricentro, e questo aspetto tattico ha tolto ai bianconeri la possibilità di cercare la profondità con Aliseda, oltre a creare densità nella metà campo ospite, con tutto ciò che ha comportato dal punto di vista della difficoltà di insidiare la porta avversaria. Bottani, con il quale abbiamo scambiato due parole a fine partita, ha detto che l'atteggiamento mentale della squadra non è stato corretto, e queste sono cose che in Svizzera, contro squadre fisiche, si rischia di pagare caro. Certo, faceva caldo: ma questo valeva anche per le Cavallette. Il numero 10, autore di una discreta prestazione, dove ha cercato il gol in più occasioni, e toccato duro da un avversario nella ripresa, ha detto di essersi preoccupato per la durezza del contrasto, ma di non aver riportato, fortunatamente, danni fisici. Cose che possono succedere nella prima partita, ha osservato il Crus. Che, però, ha aggiunto di non aver mai dubitato che i suoi, entro il triplice fischio finale, sarebbero riusciti a raddrizzare la sfida, uscendo con la posta piena. Del resto, e qua conveniamo con lui, vincere la prima partita è importante, per motivi soprattutto di morale, e per dare un segnale a tutte le avversarie. E, nonostante si sia alla vigilia di una sfida importante come quella contro il Fenerbahçe, martedì sera, sul neutro di Thun, non si può certo essere al massimo della forma al 20 luglio. Un Lugano a due facce, quindi. La cosa positiva è stato prendere atto che, quando la squadra bianconera ha alzato il ritmo, è riuscita a far valere il proprio maggior tasso tecnico. Ma non solo: la prestazione di Zachary Brault-Guillard è stata decisamente di buon livello, dal punto di vista tecnico e, soprattutto, da quello fisico: il canadese, a fine partita, ha avuto ancora la forza di scattare per inseguire un pallone diretto verso il fondo campo, in una proiezione offensiva. Le sue chiusure in retroguardia sono state spesso efficaci e, anche dal punto di vista dell'apporto offensivo, il canadese ha fatto vedere buone cose. Ora, testa sul preliminare di Champions. Il Crus ha detto di non averci pensato, sinora, e di non essere troppo preoccupato per ciò che accadrà martedì sera, in Oberland bernese. Certo, servirà il miglior Lugano possibile, per reggere l'urto contro i favoritissimi turchi. E, forse, diciamolo, anche qualcosa in più.
(Foto Keystone/Crinari)