Calcio
Che bel Bellinzona
Un grande gruppo, un gol da cineteca, applausi insistiti: i granata convincono
Pubblicato il 21.07.2024 06:11
di Enrico Lafranchi
Un bel Bellinzona ha messo sotto, con pieno merito, la compagine sangallese che al Comunale ha offerto una prestazione anti-calcio con la complicità di un arbitro che per i granata è ormai una vecchia conoscenza, appunto a causa di qualche sua direzione. Ne ricordiamo di sconcertanti. Turkes aveva dato i numeri anche a Cornaredo (con Hajrizi), coi granata aveva ‘sorvolato’ su un calcio di rigore all’Esp. Ma anche con il Chiasso non si era tirato indietro (alla Maladière inventò un rigore contro i rossoblù). Un bel biglietto arbitrale per il calcio ticinese! Sabato anziché intervenire su falli e fallacci degli ospiti (Nassim L’Ghoul ne ha subìti una decina, uno era da espulsione, ma è stato al franco-algerino che Turkes ha finito con il mostrare il giallo) il direttore di gioco ha estratto 5 cartellini ai padroni di casa (inaudito quello affibbiato a Sauter) e due soli agli uomini di Hämmerli che hanno steso, a turno, un granata dietro l’altro. L’Ghoul a un certo punto del secondo tempo è stato letteralmente azzoppato. Detto chiaramente, Turkes è stato il peggior uomo in campo. Il Wil in pratica sul piano del gioco non si è mai visto. Il ‘motto’ del mister ha l’aria di essere ‘palla lunga e pedalare’… Passati in vantaggio in modo del tutto gratuito i sangallesi non si sono più visti. Berbic, da non colpevolizzare per il gol incassato a causa di una ‘svista’ sull’out, ha trascorso una serata di tutto riposo (è stato chiamato al lavoro solamente una volta da Rapp: il ticinese, considerata la passività dei suoi compagni, è praticamente rimasto fuori dal gioco). Davanti all’ex U21 bianconero Sauter non ha ‘bucato’ un pallone (voto 5). Buona anche la gara di capitan Mihajlovic (4.5) e Sörensen (4.5): “È stata effettivamente una partita dura, faceva anche molto caldo, abbiamo sofferto per una decina di minuti la loro verticalità ma poi abbiamo trovato le contromisure e siamo anche riusciti a mettere in piedi una buona manovra offensiva. Nel secondo tempo siamo forse un po’ calati sul piano fisico ma alla fine era importante portare a casa i tre punti in modo da partire con il piede giusto. Penso che sia una vittoria merita, il pallino del gioco ce l’abbiamo sempre avuto noi”. A centrocampo due giocatori, N’kama (4.5) e Sangare (4.5) hanno dato prova di senso del ritmo e del gioco. Più convincente l’ex bianconero (autore di un super gol, mancavano 5’ al novantesimo) comunque è stato proprio il liberiano a fornirgli l’assist (di testa, contano i centimetri, e come!). Su tutti c’è però un altro giocatore che aveva una gran voglia di esibirsi davanti al pubblico di casa (era stato prudentemente tenuto a riposo al Quadrangolare a causa di un infortunio occorsogli con il Basilea). Il 2-1 in acrobazia di N’kama è anche merito suo: bravissimo a trovare la testa di Sangare su preciso calcio piazzato. Nassim L’Ghoul aveva già impressionato fortemente a Sementina. Ha vinto duelli e contrasti in quantità mostrando una forza enorme nelle gambe. Il migliore di tutti (5.5). Sotto di una rete dopo neanche dieci minuti (9’, Borges) il Bellinzona ha pareggiato i conti al 33’ con Nivokazi (4,5). Gol importante per il giocatore, già bomber della U21 del Lugano, andato a rete con una giocata tutta verticale. Per lui, sostituito da Gorga negli ultimi scampoli di gioco, standing ovation da parte del pubblico (più numeroso sugli spalti, all’ombra dei pioppi, un migliaio e mezzo circa, di quanto ci si potesse aspettare, dati i ‘vacanzieri’ e l’afa): “Sono contentissimo, spero di segnare ancora”. Non sono però state tutte note positive. Sull’out Lamy (3.5) è apparso in difficoltà, Chacon (3.5) ha buttato via due ghiotte occasioni: tiro alle stelle nel primo tempo e, nella ripresa, conclusione addosso a Laidani, tutto solo davanti al portiere (Alexander Muci era in panchina). Dopo questi primi 90-97 minuti ci sentiamo di dire che a Bellinzona si sta bene. Una questione di mercato? Pablo e Pablito hanno sicuramente fatto meglio dell’anno scorso e sembra che le ‘operazioni’ non siano terminate: è in arrivo un attaccante diciottenne, Diarra, nelle prossime ore sono previsti altri ‘colpi’ (speriamo si realizzi anche il ‘colpaccio’ annunciato da Pablo Jesus negli scorsi giorni). Oppure c’è del nuovo sotto altri aspetti in questa squadra dal collettivo così ben organizzato? È ancora Aris a spiegarlo: “A livello tecnico non direi che siamo cambiati tanto, l’unica cosa secondo me è che abbiamo avuto la fortuna di trovare lo staff confermato. Questo ha dato continuità rispetto alla scorsa stagione, sono stati integrati nuovi giocatori, abbiamo lavorato forte. Eravamo pronti! La cosa che vogliamo trasmettere, parlando anche con Dragan è quella di ritrovare un po’ la ‘bellinzonesità’ in questa ACB”.