FORMULA UNO
Tra teatrino, crepe e... Cavallino
Piastri e Norris "litigano", Verstappen cede e la Ferrari non convince ancora
Pubblicato il 22.07.2024 07:13
di Silvano Pulga
L'ultima doppietta della McLaren in Formula 1 era datata 1999: un quarto di secolo fa. 310.000 spettatori in questo fine settimana ungherese: può darsi che le Formula 1 sia in declino, come qualcuno dice, ma si tratta di un declino molto, molto lento. 
Max Verstappen ha perso la supremazia e non solo, come racconteremo più avanti. Ma si parlerà molto di questa gara per il pasticcio del muretto McLaren dove, probabilmente, qualcuno voleva favorire Lando Norris, dietro al compagno di squadra Oscar Piastri prima del cambio gomme, in un'ottica classifica del Mondiale piloti, viste le difficoltà dell'Olandese volante. Poi, però, c'è stato il pentimento, ed è iniziato un teatrino abbastanza stucchevole, coi box che chiedevano a Lando, in testa, di far passare Oscar. Il britannico ha risposto come ci si aspettava ("Perché non prova a venirmi a prendere?") ma, alla fine, hanno avuto ragione i sentimenti di amicizia con l'australiano, e la sensazione di essersi trovato davanti più per un danneggiamento ai danni di Piastri da parte del team, che non per meriti propri. 
Per un attimo abbiamo rivissuto il celebre episodio del 2001 Barrichello/Schumacher, gestito da Jean Todt in modo piuttosto brusco, come gli appassionati ricordano. Probabilmente, nelle prossime ore, i protagonisti si chiariranno, magari in modo energico: quello che rimane, comunque, è l'immagine di una scuderia che, a differenza della Red Bull, può contare su due ottimi piloti. E che, di conseguenza, diventa candidata a lottare sicuramente per il mondiale costruttori e, perché no, per quello conduttori.
Max Verstappen, a questo giro, ha infatti mostrato crepe inattese. Messo sotto pressione dagli avversari, anche per colpa di una tattica sul cambio gomme sbagliata, il campione del mondo, trovatosi a un certo punto in quinta posizione, dietro anche a Lewis Hamilton e a Charles Leclerc, ma con una macchina comunque più performante delle due rivali che lo precedevano, dopo aver superato il ferrarista ha attaccato l'ex campione del mondo su Mercedes in modo sconsiderato, toccandolo e finendo fuori pista. In definitiva, da un possibile terzo posto, si è trovato al quinto. Nel mezzo, parole di fuoco tra lui e il muretto, con Christian Horner a sculacciarlo metaforicamente dai box, dopo l'urto con Lewis Hamilton, parlando chiaramente di "Atteggiamento infantile" da parte del suo pilota. Ecco, il messaggio più importante che arriva dall'Ungheria è proprio che l'Olandese volante ha un limite caratteriale, che è venuto improvvisamente alla luce. E questo, signori, apre ogni tipo di ipotesi, da qui a quest'autunno.
E le Rosse? Quarto Charles Leclerc, in certi momenti sembrato in grado di poter avere lo stesso passo gara di Hamilton, e sesto Carlos Sainz. Il fondo della monoposto è stato sostituito, per limitare l'effetto bouncing che tanto aveva disturbato i due condottieri in rosso, nelle ultime settimane. Le prestazioni, però, restano ancora deludenti, e non in linea con i desideri dei tanti tifosi del Cavallino in giro per il mondo. Nulla di drammatico: le Rosse, anzi, in rettilineo, quando Charles ha duellato con Max per il quarto posto, sembravano avere un'ottima velocità di punta, visto che, per qualche giro, il monegasco ha tenuto dietro il campione del mondo, che pure era agevolato dal DRS. Però, non ci siamo. E, soprattutto, non si vede come la situazione possa cambiare. Davanti, però, c'è vita: e, quindi, per il funerale della Formula 1, si prega di passare più avanti. 
(Foto Keystone)