CALCIO
Che sfida tra allenatori!
La Super League propone alcuni volti nuovi in panchina: la lotta sarà appassionante
Pubblicato il 22.07.2024 08:21
di L.S.
Il Lugano è davvero il grande favorito di questo campionato?
A sentire gli esperti, un po’ ovunque nel nostro paese, non sembrano esserci dubbi.
È giunta l’ora dei bianconeri, che oltre ad avere una società forte e che sa quello che vuole, adesso può disporre di una rosa senza precedenti.
Certo, manca ancora un attaccante, il sostituto di Celar, ma già così il Lugano è una squadra che può lottare serenamente per il titolo.
Calma, però, a dare per morto lo Young Boys, che nonostante un mercato non roboante e la sconfitta all’esordio contro il Sion (i gialloneri sono rimasti in dieci dopo un’ora), resta una corazzata per il nostro calcio.
Non dimentichiamoci che ieri mancavano Camara, Conte, Janko, Jankewitz e Benito e che soprattutto la difesa ha sofferto le assenze.E se è vero che il Lugano ha vinto senza incantare, è altresi vero che l’YB ha perso in maniera un po’ immeritata.  
Ora sarà interessante capire come reagirà Rahmen, allenatore di vecchio stampo (55 anni) che si affida al suo inamovibile 4-4-2 che non offre grandi varietà, ma che adesso, con questa rosa a disposizione, dovrà tirar fuori qualcosa di diverso dal suo arsenale di conoscenze.
Sarà interessante capire che stile di allenatore sarà Häberli (50 anni) al Servette, un’altra squadra che dopo la vittoria della Coppa Svizzera può lottare per il titolo. Ieri il neotecnico dei ginevrini ha messo in campo la stessa squadra dello scorso anno, senza apportare il benché minimo cambiamento. Presto o tardi dovrà far vedere anche la sua mano.
L’olandese Moniz (60 anni) a Zurigo dovrebbe avere esperienza da vendere, oltre a conoscere molto bene il settore giovanile del club (arriva proprio da lì, dopo aver girato mezza Europa), mentre a San Gallo si è puntato sul giovane tedesco Maassen (40 anni, nella foto Keystone), che dovrà cercare di non far rimpiangere troppo Zeidler, un’istituzione da quelle parti.
Insomma, la Super League sarà anche una sfida tra allenatori. Di chi, come Croci-Torti vuole confermarsi e alzare un trofeo che nella bacheca del FC Lugano manca da 75 anni e di chi, come Rahmen, vuol vincere con una squadra abituata a farlo, o ancora Häberli, che dopo aver sostituito Weiler (ora direttore sportivo) e lasciato la nazionale dell’Estonia, adesso vuole contribuire sensibilmente alla crescita un club in forte ascesa come quello ginevrino.
Ci sarà da divertirsi.