Se sbagli contro
il Grasshopper, probabilmente vinci lo stesso. Se sbagli contro il Fenerbahce,
che ha Dzeko (autore di una tripletta) come prima punta, quasi sicuramente perdi. Com’è successo stasera.
La partita, in fondo, è (quasi) tutta qui.
Gli errori di Cimignani, con un fallo da rigore a dir poco ingenuo che ha permesso ai turchi di pareggiare, e l’imperdonabile appoggio di Mai che ha regalato il gol del 3 a 2, sono disattenzioni che a questi livelli non puoi commettere.
Peccato, perché il Lugano, tutto sommato, non ha sfigurato.
Anzi, nella prima mezz’ora i bianconeri si sono fatti preferire e il gol del vantaggio dopo pochi minuti di El Wafi, aveva lanciato al meglio la sfida.
Poi, come detto, troppi errori che hanno spianato la strada ai turchi.
Sul 2 a 1, Croci-Torti ha rivoltato la squadra, schierandola con la difesa a tre.
Il gol del pareggio di Bislimi (2 a 2) sembrava poter dare ai ticinesi una nuova spinta, poi, purtroppo, l’errore di Mai ha inferto un brutto colpo ai compagni di squadra. Il tedesco era già stato tra i peggiori in campo sabato scorso contro il Grasshopper: il suo momento negativo continua.
Dopo la quarta rete della squadra di Mourinho, la partita sembrava chiusa e invece, il gol di Valenzuela nei secondi finali, lascia ancora aperto qualche spiraglio per la sfida di ritorno.
Insomma, questa qualificazione è ancora da giocare e anche se è difficile, tra una settimana si potrà andare a Istanbul con la speranza nel cuore. I turchi, decisamente forti dal punto di vista individuale, hanno dimostrato però di non essere imperforabili in difesa.
Se il Lugano dovesse uscire dalla Champions League, è probabile che nel terzo turno di Europa League incontri il Partizan Belgrado che stasera ha perso nettamente per 6 a 2 contro la Dinamo Kiev in una partita disputata a Lublin in Polonia.
Ma questo è ancora un discorso in divenire. Tra quattro giorni si torna a giocare in campionato, con una trasferta a Basilea. La stagione, soprattutto quest’inizio, è lunga e impegnativa, ma questo Lugano ha dimostrato di essere attrezzato. E la partita di stasera, nonostante la sconfitta, è una bella conferma.
La partita, in fondo, è (quasi) tutta qui.
Gli errori di Cimignani, con un fallo da rigore a dir poco ingenuo che ha permesso ai turchi di pareggiare, e l’imperdonabile appoggio di Mai che ha regalato il gol del 3 a 2, sono disattenzioni che a questi livelli non puoi commettere.
Peccato, perché il Lugano, tutto sommato, non ha sfigurato.
Anzi, nella prima mezz’ora i bianconeri si sono fatti preferire e il gol del vantaggio dopo pochi minuti di El Wafi, aveva lanciato al meglio la sfida.
Poi, come detto, troppi errori che hanno spianato la strada ai turchi.
Sul 2 a 1, Croci-Torti ha rivoltato la squadra, schierandola con la difesa a tre.
Il gol del pareggio di Bislimi (2 a 2) sembrava poter dare ai ticinesi una nuova spinta, poi, purtroppo, l’errore di Mai ha inferto un brutto colpo ai compagni di squadra. Il tedesco era già stato tra i peggiori in campo sabato scorso contro il Grasshopper: il suo momento negativo continua.
Dopo la quarta rete della squadra di Mourinho, la partita sembrava chiusa e invece, il gol di Valenzuela nei secondi finali, lascia ancora aperto qualche spiraglio per la sfida di ritorno.
Insomma, questa qualificazione è ancora da giocare e anche se è difficile, tra una settimana si potrà andare a Istanbul con la speranza nel cuore. I turchi, decisamente forti dal punto di vista individuale, hanno dimostrato però di non essere imperforabili in difesa.
Se il Lugano dovesse uscire dalla Champions League, è probabile che nel terzo turno di Europa League incontri il Partizan Belgrado che stasera ha perso nettamente per 6 a 2 contro la Dinamo Kiev in una partita disputata a Lublin in Polonia.
Ma questo è ancora un discorso in divenire. Tra quattro giorni si torna a giocare in campionato, con una trasferta a Basilea. La stagione, soprattutto quest’inizio, è lunga e impegnativa, ma questo Lugano ha dimostrato di essere attrezzato. E la partita di stasera, nonostante la sconfitta, è una bella conferma.
(Foto Keystone)