CALCIO
Un cuore granata enorme
Per il presidente Brenno Martignoni lo stadio deve diventare un luogo di amicizia ed emozioni
Pubblicato il 24.07.2024 09:05
di Enrico Lafranchi
Abbiamo ritrovato un entusiasmo che non si vedeva da tempo – ha parlare così il presidente Brenno Martignoni – devo dire che anche i ragazzi hanno dato una mano in quanto si sono mostrati nella loro semplicità e nella loro voglia di vincere”. Ma non c’erano tutti i giocatori ieri sera in occasione della presentazione della squadra ai tifosi (presenti in discreto numero, c’era di mezzo un ricco aperitivo di cui si è fatto promotore Roberto Mercoli, presidente del Club dei 100). Martignoni, di fronte alla “grande bouffe” (non quella di Ferreri, naturalmente) ci ha scherzato sopra: “Anche questo ha un suo ruolo perché lo stadio alla fine deve essere un luogo di incontro, di amicizia e soprattutto di condivisione di emozioni. Ho sentito tante persone raccontare del passato dell’ACB, questo serve anche come slancio per pensare al futuro, anche immediato”.
Raccontare il passato, come dice il presidente, fa sempre bene (ma  fa anche provare nostalgia). Anche noi ci siamo incontrati con una vecchia ‘gloria’ del Bellinzona dei bei tempi, parliamo della squadra di Lafranchi-Sobotka. Oggi però sarebbe opportuno restare al presente dove molte cose non funzionano come dovrebbero.
Intanto ieri non si è vista ombra di autorità al Comunale. Eppure la città, ancora recentemente, aveva assicurato la massima attenzione alla società (quella calcistica, per intenderci). Anche l’assenza di Pablo Bentancur ha lasciato alquanto perplessi. La presenza del ‘patron’ sarebbe stata un’ottima occasione anche per colloquiare con la frangia di tifosi in disaccordo. A patirne purtroppo sono i giocatori, Martignoni sta appunto sforzandosi di ricucire uno ‘strappo’ che andando avanti di questo passo è a continuo rischio. Per i granata ha parlato, da papà, il capitano MIhajlovic: “Noi cerchiamo di portare in campo lo spirito del Bellinzona che è sempre quello di lottare e conquistare punti contro tutti. Vi prometto che questi ragazzi daranno battaglia dall’inizio alla fine. Speriamo di vedervi sempre più numerosi alle partite”. Dragan ha poi omaggiato il presidente della maglia di Thomas Centinaro (la sua, numero 91, l’ha assegnata a Mercoli). Brenno: “Vi assicuro che questa è una sorpresa, dimostra quanto cuore c’è in questa squadra e quale clima di famiglia si respira negli spogliatoi”. Rivolgendosi ai giocatori ha evidenziato l’empatia che si percepisce dentro e fuori dallo stadio: “C’è un rapporto finanziario, ci mancherebbe se non fosse così, facciamo parte dell’élite del calcio svizzero, anche la Challenge League prevede il professionismo, però a Bellinzona c’è anche un cuore enorme. Quando ci vibrano quelle ‘corde’ capirete anche voi che siete appena arrivati di trovarvi in uno stadio in cui mai più giocherete”.
La serata ha avuto una coda sul piazzale. Martignoni si è intrattenuto a lungo con i B’zona Boys 2005. Un passo in avanti doveroso per l’ACB che speriamo sia di buon auspicio per entrambe le parti.
Lo sconcerto rimane uno stadio con una tribuna metallica (per le riprese televisive), un autentico pugno allo stomaco. Vale anche per la ‘buvette-baracca’ sugli spalti. Siamo in Challenge League, arrivano tifosi da un po’ tutta la Svizzera. Un bel biglietto da visita, se non altro.
(FOTO ENLA)