CALCIO
"Non si è comportata come una squadra amica..."
Il presidente del Paradiso Caggiano parla del mercato e se la prende con i suoi "vicini"
Pubblicato il 25.07.2024 12:13
di Enrico Lafranchi
Il Paradiso è pronto a disputare anche quest’anno una stagione da protagonista. Il campionato di Promotion League a ben guardare è più interessante di quello di Challenge League, anche più ricco per la presenza di cinque formazioni Under 21 (Zurigo, Young Boys, Lucerna, Basilea, Lugano). Insomma, un torneo in cui l’attenzione verso i giovani è importante e dovrebbe essere (il condizionale è d’obbligo, non avviene in tutte le squadre) una priorità.
Con il presidente Antonio Caggiano vogliamo mettere l’accento sulle operazioni di mercato che hanno contraddistinto il club in queste settimane.
Presidente, vedo che si è registrato al Pian Scairolo un bel movimento di giocatori in partenza:
“Esatto. Non sono più con noi tra gli altri Mitrovic e Stefanovic, giocatori che avremmo voluto con noi anche nella stagione che va a incominciare”.
Come state allestendo la nuova rosa?
“Con giocatori provenienti dalla Svizzera interna. Ragazzi molto giovani, ci tengo a precisarlo”.
Come spiega questo numero di ‘movimenti’?
“La Promotion è una categoria importante, ci sono diversi giocatori – parlo di ragazzi giovani, lo ripeto – desiderosi di mettersi in mostra, che vogliono fare un’esperienza in Ticino e sono al corrente del blasone del nostro allenatore. Ecco spiegato perché queste ‘operazioni’ sono state relativamente facili”.
Operazioni che in Ticino sono da ritenere impossibili?
“Direi di sì. Nel Team Ticino sono pochi i ragazzi che potrebbero evolvere in una categoria importante come la Promotion League. Per le compagini d’oltre Gottardo il bacino è molto più ampio, noi siamo abbastanza limitati”.
Giocatori intenzionati a fare del calcio la loro professione?
“Prevalentemente sì. Il Paradiso è tra quelle società che crescono e fanno maturare i giovani. Porto l’esempio di Gyger che veniva dal Linth 04 ed è stato ceduto allo Sciaffusa. Stiamo aspettando offerte anche per Barcella che è qui dal girone di ritorno dell’anno scorso. Anche Kevin è un ragazzo molto ‘appetito’”.
Il rovescio della medaglia è che ci sono anche diversi partenti. Ma non in direzione della Svizzera interna…
“Penso che si riferisca al fatto che sono andati in forza al Collina d’Oro. Ci sono due aspetti contrastanti. Il primo è che sono molto felice che questi giocatori si siano accasati presso i nostri ‘cugini’. Il secondo è che si tratta di una squadra, il Collina d’Oro, che ha brillantemente conquistato la promozione in Prima Lega Classic. C’è però una nota dolente…”.
Quale?
“Quest’anno, contrariamente agli anni passati, la squadra della Collina non si è comportata da amica. Il club stranamente ha effettuato una campagna acquisti in barba a quelle che sono le buone maniere che dovrebbero essere di ogni società. Cioè senza contattarci. Nonostante un accordo chiaro stabilito tra i due presidenti, secondo il quale è fondamentale avvisare prima la società, ci hanno portato via giocatori importanti. Due di loro, Mitrovic e Stefanovic, li avremmo voluti tenere noi sotto contratto. Ma si vede che le lusinghe del Collina sono state migliori delle nostre…”.
La nota dolente qual è?
“All’origine di questi trasferimenti c’è la mano del nostro ex DS. Non so se mi spiego…”.
Rammaricato?
“Evidentemente sì, perché si predica sempre bene ma purtroppo si agisce scorrettamente. Lavoriamo in un ‘fazzoletto’ di territorio in cui tutti, sottolineo tutti, facciamo una fatica enorme per mantenere in vita le società. Ci sarà sempre chi offre un franco in più, per l’amore del cielo, però tra le società ci dovrebbe essere del fair play. Non si può lavorare in questo modo!”.
Peccato che siate arrivati a questo punto:
“Veramente! Finora con il Collina d’Oro il FC Paradiso ha sempre tenuto un rapporto eccellente e di ottima collaborazione. Che cosa non abbia funzionato quest’anno non spetta a me dirlo. Sono veramente dispiaciuto di questa situazione”.