La
Mercedes ha vinto, evviva la Mercedes. Tutto bene? Non proprio.
George Russel taglia per primo il traguardo, indovinando la tattica
di gestione delle gomme (una sosta in meno per lui), riuscendo poi a
resistere al ritorno del compagno di squadra Lewis Hamilton, e di uno
scatenato Oscar Piastri. Doppietta Mercedes, quindi, all'università
della Formula 1. Due
ore e mezza dopo, l'epilogo clamoroso: il vincitore viene
squalificato perché, al peso, la macchina è risultata essere troppo
leggera. Certo, è sempre una freccia d'argento a essere sul gradino
più alto del podio. Ma vengono a mancare dei punti, che potrebbero
essere importanti quando si tirerà la riga, a fine stagione. E, tra
l'altro, bisognerà porsi qualche domanda sulla gestione delle
monoposto, perché appare quantomeno problematico giustificare
qualcosa del genere, all'interno della stessa scuderia. Insomma, nel
giro di poche ore Toto Wolff ha decisamente cambiato gli orizzonti
delle proprie vacanze estive. Il resto è un mondiale riaperto, con
Max Verstappen che, in virtù dei pasticci degli altri, guadagna una
posizione, e con una Ferrari (quella di Charles Leclerc) che sale sul
podio, dopo aver ottenuto una pole position nelle prove di
qualificazione, ma al termine di una gara dove non ha mai lottato per
le posizioni che contano. Le Mc Laren si sono dimostrate ancora una
volta competitive, anche se Lando Norris ha pagato col quinto posto
una partenza piuttosto negativa. Ora, la sosta estiva. Ma abbiamo una
certezza: il mondiale è riaperto e, magari, non solo per quanto
riguarda i costruttori.
(Foto Keystone)