CALCIO: PARLA L'EX PRESIDENTE CALLONI
Spero che Renzetti resti: terrei Jacobacci anche se...
Parla Tullio Calloni ex presidente (1994-96) del FC Lugano
Pubblicato il 12.05.2021 08:19
di L.S.
Tullio Calloni resterà per sempre un presidente indimenticabile a Lugano: nei suoi due anni alla testa del club bianconero (1994-96) ha scritto una delle pagine più belle della sua storia con l'eliminazione dell'Inter in Coppa Uefa.
Nonostante gli anni passino anche per una "roccia" come lui, Tullio quest'anno non si è perso nemmeno un minuto in televisione del suo Lugano.
Calloni, contento della stagione del Lugano?
"Sono contento dei 43 punti racimolati, perchè la mia prima preoccupazione è sempre la salvezza. Per quanto riguarda il gioco non mi ha sempre soddisfatto: diciamo che in 34 gare, soltanto a Vaduz (0-3) forse non ho sofferto".
Cosa la fa soffrire?
"Abbiamo un gioco un po' troppo difensivo, diverso rispetto alle altre squadre di Super League. Un gioco che non mi entusiasma ma che alla fine comunque si rivela redditizio".
Come spiega questo calo nel finale di stagione?
"Mi sembra di vedere qualche giocatore un po' stanco, soprattutto a centrocampo, dove gente come Sabbatini e Lovric mi sembra ormai col fiato corto".
Si poteva fare meglio? Ossia, si poteva arrivare in Europa?
"Forse sì, perchè la squadra non è male. Ma è anche vero che si sarebbero potuti fare meno punti. Questo è un campionato strano e difficile dove non ci si può mai rilassare".
Cosa farebbe con Jacobacci: lo terrebbe o no?
"Domanda difficile. Si tratta di un allenatore che non è spettacolare ma è molto concreto. Tutto sommato credo che lo terrei. Se cambi non sai mai dove vai a finire".
Si sta parlando tanto anche di cambio di società: secondo Lei cosa farà Renzetti?
"Io credo che alla fine resterà, perlomeno è ciò che mi auguro. Mi spiacerebbe tantissimo vedere un Lugano senza Angelo. Una persona che come tutti noi avrà pure qualche difettucolo, ma ci mette sempre una grande passione. Capisco che possa essere un po' stanco ma lui è veramente l'anima della società".
E dello stadio e del referendum cosa pensa?
"Il referendum è una porcheria che non ci voleva. La cosa che mi dà più fastidio è che tanti personaggi noti, e non solo del partito MPS, stiano facendo cose assurde per mettere il bastone tra le ruote a questo progetto".
Le piace il progetto?
"A dire la verità le torri non mi fanno impazzire, ma il progetto in sè è meraviglioso. Questo è il momento giusto per costruire il polo sportivo: adesso o mai più".