Calcio
Chi è Dazn?
La piattaforma ha messo le mani sul calcio italiano
Pubblicato il 17.08.2024 04:13
di A. L.
L'assioma è noto: comandano le televisioni. Si gioca secondo il loro volere. Hanno messo le mani sul calcio. Ma non è il media generalista e che trasmette in chiaro, è quello a pagamento. È arrivato e ha concupito con i soldi i club. Decidono i calendari e hanno stravolto gli orari. Per anni la Serie A era sinonimo di Sky. Poi tutto è cambiato. Sul mercato è apparso, quasi all'improvviso, un nuovo operatore: Dazn, un nome strano e quasi impronunciabile. La Lega ha deciso e ha dato l'esclusiva a Dazn per altre cinque stagioni del campionato italiano. Ma il gruppo a chi appartiene? Il proprietario è Len Blavatnik, si tratta di un miliardario e filantropo di origine ebraica. Come scrive sull'Espresso Carlo Tecce, ha passaporto britannico e americano. È di origine ucraina, e ha studiato nell'ex Unione Sovietica e successivamente negli Stati Uniti. Dispone di un patrimonio di oltre 30 miliardi di dollari. La sua società si chiama Access Industries, era attiva nel settore petrolchimico, ora ha diversificato il suo raggio di operatività. Il gruppo ha la sua base a Londra. In Italia è sbarcato nel 2018. Spiega Tecce: “È successo l'imponderabile, gli americani di Comcast hanno acquistato Sky e l'hanno indirizzata sui servizi risparmiando sui contenuti”. E Dazn ne ha approfittato. L'ad Segev, plenipotenziario di Blavatnik, israeliano residente a Gibilterra, ritiene il mercato italiano strategico. I conti non tornano, le perdite si sono accumulate, ma per il 2024 si prevede un utile. E i costi per il telespettatore sono in continua crescita. Ma c'è un grande problema, secondo Tecce: “I giovani non sono abituati a un consumo classico della partita”. Il gruppo ha recentemente acquistato anche i diritti televisivi per i campionati di Germania, Spagna e Francia. E poi c'è la Svizzera: la frontiera è stata oltrepassata, e chi vuole vedere la Serie A deve abbonarsi a Dazn.
(Foto Keystone)