Gabriele Mazzi racconta se stesso
Lo yoga è spiritualità
Una pratica che diventa stile di vita
Pubblicato il 16.05.2021 11:31
di Gabriele Mazzi
Un pomeriggio di venticinque anni fa ebbi un’esperienza che cambiò la mia vita.
Era una bella giornata autunnale al Monte Verità sopra Ascona. Ero seduto su una panchina, osservavo il lago e le montagne e sentivo, in lontananza, i rumori dei cantieri: gru, camion.
Di colpo, fui pervaso da una gioia immensa senza nessun motivo, una grande pace interiore, i
pensieri erano spariti, percepivo addosso una leggerezza incredibile. Ero tranquillo, sereno, come mai mi era capitato in precedenza. Le attività lavorative che stavo guardando non intaccavano per niente questo mio stato di beatitudine. Ero pienamente presente, ma allo stesso tempo distaccato dalle vicissitudini della vita.
Lì capii che esisteva un’altra realtà, oltre a quella che conoscevo, una realtà piena di
gioia e di pace interiore, una realtà di cui avevo letto sui libri di yoga.
Da anni praticavo la Meditazione Trascendentale, ma non ero mai riuscito, prima di allora, a mantenere questo stato di profonda beatitudine una volta terminata la pratica.
Lì compresi veramente il significato originario dello yoga, che è unione tra corpo e spirito. Quest’esperienza durò lo spazio di un pomeriggio e fu talmente
indescrivibile, impagabile e preziosa che volevo assolutamente ripeterla.
Cosa che feci, in più di un’occasione, senza però riuscirci. All’inizio credevo fosse legata al misticismo del Monte Verità.
Poi dovetti ricredermi…
Questo stato è la più bella esperienza che ho mai avuto, infinitamente più pregnante di tutte le altre sensazioni mai  provate di forte gioia, come quando sei innamorato, come quando ascolti un brano musicale che risveglia in te delle emozioni vissute in una particolare situazione, o con l’arte, la danza o lo sport. È un’esperienza fuori
dall’ordinario, anche perché indipendente da altre persone, indipendente dal consumo di sostanze, indipendente dal luogo, ecc.
In altre parole: è uno stato che abbiamo, per nostra natura, dentro di noi.
Già, ma come accedervi?
Dovetti aspettare quasi vent’anni prima di avere la fortuna di incontrare una pratica yoga che mi riportasse a quell’esperienza e mi permettesse di mantenerla in continuazione: l’Atma Kriya Yoga, che comprende sia tecniche di meditazione che posizioni yoga.
Allora ero ancora imprenditore e, nonostante avessi una professione impegnativa, l’Atma Kriya Yoga entrò nella mia vita per la sua capacità di adattarsi alle mie esigenze personali. È una disciplina che continuo a praticare, con grande beneficio, anche dopo essere diventato monaco induista sei anni fa.
Mi consente di portare nella vita quotidiana e nel mio lavoro tutte le qualità che
sperimento durante la sua pratica: pace interiore e chiarezza mentale, che mi aiutano a prendere le giuste decisioni, capacità di concentrazione, grande energia, forte intuizione, grande fluidità e armonia nei rapporti con gli altri e molto altro.
E questo dimostra che, se lo desideriamo, la spiritualità può fare parte della nostra vita di tutti i giorni: a casa, al lavoro, per strada, in compagnia dei miei amici. E questo è il significato dello yoga.