Sei punti in più
dello Young Boys, clamorosamente ultimo (ieri non è andato oltre il pareggio
con il Losanna) con due partite da giocare.
La prima tra qualche ora a Cornaredo, contro un San Gallo anche lui reduce dalle fatiche europee. E possibilmente che arriverà a Lugano ancora più stanco dei bianconeri, dopo la fatica dei rigori contro il Trabzonspor che gli ha regalato la Conference League.
A San Gallo è stato un giovedì di festa: la squadra che torna ai gironi europei è stata festeggiata degnamente. Non ci era mai riuscita nell’era Zeidler, un allenatore che da quelle parti aveva comunque lasciato il segno.
A Lugano l’obiettivo è stato raggiunto già da un paio di settimane, ma l’entusiasmo è presto scemato, anche forse per la mazzata ricevuta giovedì sera a Istanbul contro un Besiktas dimostratosi più forte.
Oggi però si torna in campo, in una partita che bisogna vincere.
Dopo l’inopinata sconfitta contro il Lucerna di 22 giorni or sono, il Lugano vuole tornare alla vittoria che, colpa di un calendario particolare che non lo vedrà poi più giocare in casa sino al 29 settembre, manca dal 3 agosto (vittoria in casa col Servette).
Il San Gallo ha cambiato poco rispetto allo scorso anno, a parte ovviamente l’allenatore Maassen, ma per il momento può contare forse sulla coppia d’attacco più forte di tutta la Super League. Guebbels e Akolo hanno messo a segno quattro gol e tre assist in due finora, dimostrando di essere già molto affiatati. Il Lugano, che purtroppo subisce troppi gol, dovrà fare particolarmente attenzione.
Croci-Torti, dopo le fatiche europee, dovrà dosare bene il turnover: giocheranno sicuramente Dos Santos, Marques e Brault-Guillard, mentre davanti, a parte Steffen, che finora ha sempre fatto il suo, ci si attende un segnale di ripresa da parte di Bottani (non segna da un anno), Cimignani (ultimo gol in semifinale di Coppa contro il Sion) e Aliseda, che a parte la rete col Basilea un mese fa, non segna in campionato dal maggio del 2023.
Tre giocatori che hanno qualità e da cui il Lugano si aspetta decisamente di più.
La prima tra qualche ora a Cornaredo, contro un San Gallo anche lui reduce dalle fatiche europee. E possibilmente che arriverà a Lugano ancora più stanco dei bianconeri, dopo la fatica dei rigori contro il Trabzonspor che gli ha regalato la Conference League.
A San Gallo è stato un giovedì di festa: la squadra che torna ai gironi europei è stata festeggiata degnamente. Non ci era mai riuscita nell’era Zeidler, un allenatore che da quelle parti aveva comunque lasciato il segno.
A Lugano l’obiettivo è stato raggiunto già da un paio di settimane, ma l’entusiasmo è presto scemato, anche forse per la mazzata ricevuta giovedì sera a Istanbul contro un Besiktas dimostratosi più forte.
Oggi però si torna in campo, in una partita che bisogna vincere.
Dopo l’inopinata sconfitta contro il Lucerna di 22 giorni or sono, il Lugano vuole tornare alla vittoria che, colpa di un calendario particolare che non lo vedrà poi più giocare in casa sino al 29 settembre, manca dal 3 agosto (vittoria in casa col Servette).
Il San Gallo ha cambiato poco rispetto allo scorso anno, a parte ovviamente l’allenatore Maassen, ma per il momento può contare forse sulla coppia d’attacco più forte di tutta la Super League. Guebbels e Akolo hanno messo a segno quattro gol e tre assist in due finora, dimostrando di essere già molto affiatati. Il Lugano, che purtroppo subisce troppi gol, dovrà fare particolarmente attenzione.
Croci-Torti, dopo le fatiche europee, dovrà dosare bene il turnover: giocheranno sicuramente Dos Santos, Marques e Brault-Guillard, mentre davanti, a parte Steffen, che finora ha sempre fatto il suo, ci si attende un segnale di ripresa da parte di Bottani (non segna da un anno), Cimignani (ultimo gol in semifinale di Coppa contro il Sion) e Aliseda, che a parte la rete col Basilea un mese fa, non segna in campionato dal maggio del 2023.
Tre giocatori che hanno qualità e da cui il Lugano si aspetta decisamente di più.
(Foto Keystone)