Il
caso Sinner non smette di fare discutere. E non poteva essere
altrimenti. Le opinioni pesano in base a chi le esprime. In
relazione alla vicenda, si sono ascoltate una pletora di persone. Si
è sentito di tutto e il suo contrario. Hanno parlato due pesi
massimi, due tennisti che hanno scritto la storia, e che, nel corso
della loro carriera, hanno mostrato un alto spirito sportivo, e hanno
amato e amano oltremodo la disciplina che hanno praticato e che ancora
praticano. Rafa Nadal è
sicuro: “Conosco
Jannik, non penso proprio che avesse intenzione di doparsi”.
Aggiunge: “Credo nella
buona fede delle persone e nella giustizia”.
Chiosa: “La giustizia
non va apprezzata solo quando decide come noi riteniamo che debba
decidere”. Conclude:
“Se non lo hanno punito
vuol dire che hanno accertato la sua innocenza”.
Anche Roger Federer
non si voluto sottrarre al dibattito. Il suo pensiero lo ha
espresso a un media statunitense. Sottolinea: “Tutti
siamo abbastanza convinti che Jannik non abbia fatto nulla”,
ma non è convinto della procedura, poiché “non
ha dovuto starsene fuori”,
mentre si stava accertando “cosa
stesse succedendo”,
questa è “la domanda a
cui bisogna rispondere”.
Per cui evidenzia: “Capisco
la frustrazione di chi dice: È stato trattato come gli altri? Penso
che sia qui che si riduce tutto”.
È dispiaciuto: “Queste
sono le notizie che non vogliamo vedere nel nostro sport”.
Conscio che “la
situazione è complicata. Credo che sia l'incubo di ogni atleta e di
ogni squadra ricevere queste accuse e avere questi problemi”.
(Foto
Keystone)