Calcio
"Chieda scusa, gli spagnoli non sono razzisti"
Vinicius attacca la Spagna e il Mondiale, il sindaco di Madrid risponde a tono
Pubblicato il 05.09.2024 07:15
di Red.
Vinicius Junior non si ferma, è tornato a parlare di razzismo in Spagna. Lo ha fatto durante un'intervista concessa alla CNN. Lo ritiene un tema su cui bisogna continuare a discutere. E non ha paura di esprimere opinioni forti. Spiega: “Spero che la Spagna possa evolversi”, e se non ci fossero dei radicali cambiamenti “penso che Il Mondiale del 2030 dovrà cambiare una sua sede”, un calciatore non si può sentire “a proprio agio a giocare in un paese in cui potrebbe subire del razzismo”. Sottolinea che si tratta di una minoranza, ma è convinto che il problema esista. Il sindaco di Madrid José Luis Martinez-Almeida ha risposto duramente: “Chieda scusa, gli spagnoli non sono razzisti”. Ammette che il brasiliano sia stato oggetto di gravi offese, ma gli contesta la generalizzazione. E non “si può mettere in pericolo lo svolgimento del Mondiale in Spagna”. Una rettifica la ritiene d'obbligo. Sulla vicenda è intervenuto su El Pais l'editorialista Rafa Cebeleira, che scrive: “Vinicius sarà anche infantile, ma sul razzismo ha ragione, la Spagna non lo neghi”. E provocatoriamente aggiunge: “Ha il diritto di comportarsi come un idiota senza che la gente gli lanci delle banane”. E conclude: “Siamo razzisti proprio perché ci offendiamo quando lui ce lo rinfaccia”. La sua tesi e che l'unico vero offeso sia il brasiliano, a causa del colore della sua pelle.
(Foto Keystone)