Una Bundesliga sostenibile
Gli allenatori tedeschi sono un modello
Tattica e idee al servizio del gioco
Pubblicato il 18.05.2021 10:47
di Angelo Lungo
La Bundesliga è un campionato che ha connotazioni precise e specifiche. Nell’ultimo decennio si è caratterizzata per un’invidiabile stabilità economica.
I club sono gestiti con oculatezza, criterio e lungimiranza. Questo consente di poter impostare i famosi “progetti” che nel calcio sono più facile a dirsi che a farsi.
Il torneo tedesco ha una sua identità, che rispetta la sua tradizione ma si è pure distinto per una insospettata capacità di innovarsi e tenersi a passo con i tempi.
Propone un calcio offensivo, coraggioso e divertente.
Risultato, prima della pandemia, stadi pieni, interesse crescente e importanti investimenti da parte degli sponsor.
Da un punto di vista tecnico, c’è un risvolto che si è imposto, i loro allenatori fanno tendenza e sono di livello.
I nomi: Klopp; Flick; Tuchel; Löw e l’astro nascente Nagelsmann.
In Germania sono soprannominati i “Laptop Trainer”, tecnici cresciuti con il pc, ma anche attenti studiosi di tattica sul campo.
Mister che sono usciti dalla DFB Trainer Akademie (l’equivalente della Coverciano italiana), che hanno fatto la classica gavetta nelle giovanili e sono stati vice di colleghi più esperti. Ma poi subito vengono lanciati alla guida dei club.
La loro formazione, presso la DFB, non avviene solo sul piano tattico ma anche su quello psicologico e pedagogico.
Un mentore li segue, li osserva, verifica come applicano le loro conoscenze e nel caso li consiglia. Un percorso di apprendimento completo.
C`è, poi, un personaggio che riassume questo modo di intendere il calcio, in movimento, flessibile e in costante evoluzione: Ralf Rangnick, di formazione pedagogo.
Quest’ultimo è allenatore, direttore sportivo e manager di squadra. Poliedrico, carismatico, figura influente: scopritore di talenti, siano giocatori, siano allenatori.
L’obiezione pertinente potrebbe essere che in Bundesliga non c’è pathos, il dominio del Bayern è totale, lo strapotere economico è evidente e non sembra avere alternative.
Ma la realtà racconta di un calcio dove la nazionale è competitiva, i vivai sono curati e sfornano talenti, gli allenatori sperimentano e divertono.
E il pubblico sembra approvare, la loro fedeltà alle loro squadre aumenta.
La Bundesliga è un modello con una struttura chiara. Concetti semplici. Le idee non mancano e sono applicate senza timori.
E la gente ha capito. Si può essere virtuosi anche nel calcio.