CALCIO: PARLA L'ASSISTENTE DI CELESTINI A LUCERNA
"Col tempo si è vista la mano di Celestini"
Parla Genesio Colatrella, assistente allenatore a Lucerna: domani affronterà il Lugano
Pubblicato il 20.05.2021 08:28
di Luca Sciarini
Genesio Colatrella il Ticino lo conosce bene: nella lontana stagione 1994/95 vestì per una stagione la maglia delle bianche casacche.
A Locarno, prima con Francesco Monighetti e poi con Roberto Chiappa, visse un'esperienza che lui stesso ama ricordare.
"Fu un esperienza bellissima, oltretutto con una squadra fortissima, con giocatori come Baljic, Sitek, Popescu, Morandi, Pedrotti, Sacchetti e Fornera, solo per citarne alcuni".
Dopo quel campionato, Genesio tornò oltre Gottardo e quando terminò la sua carriera di calciatore (Kriens, Zugo, Buochs e Thun), si tuffò con entusiasmo nel mondo del calcio giovanile.
Dopo una decina di anni, come responsabile del settore giovanile del FC Lucerna e della svizzera centrale, da una stagione Colatrella è assistente dell'allenatore del Lucerna Fabio Celestini.
Genesio, come mai questo cambio di rotta?
"Avevo voglia di tornare a respirare l'aria del campo. Ogni tanto, quando ero responsabile del settore allievi, facevo la preparazione con l'Under 16, 18 o 21, ma mi mancava qualcosa. Forse era il filo diretto con la squadra che invece adesso ho ritrovato".
Dopo tanti anni con i giovani e l'attuale esperienza di assistente, a 49 anni che progetti hai per il futuro?
"A me interessa vivere sempre nuove esperienze, per continuare a crescere. Adesso devo terminare il mio diploma di Uefa Pro, poi vedremo. Intanto sto benissimo nella posizione in cui sono. Poi in futuro, se ci fosse un progetto stimolante da qualche parte, perchè no"?
Intanto questa stagione al Lucerna è stata senza dubbio molto intensa, vero?
"Assolutamente sì. Eravamo partiti malino, anche perchè con il covid non è stato facile. All'inizio non avevamo ancora completato la rosa e lo abbiamo pagato in termini di punti. Con il tempo le cose sono andate decisamente meglio e abbiamo finito in crescendo".
Si è vista la mano di Celestini con il tempo?
"Certamente sì. Stiamo parlando di un allenatore che ha delle idee stupende, uno che vuole sempre giocare la palla, che privilegia il bel gioco. Fabio è una persona ambiziosa e la sua personalità si rispecchia sul campo".
Il migliore che hai conosciuto?
"Forse sì. Ne ho conosciuti tanti ma lui è veramente molto preparato. Anche Seoane è uno che si vedeva subito che aveva del talento e perciò non mi stupisce la carriera che sta facendo (ieri ha firmato al Bayern Leverkusen, ndr)".
E com'è il rapporto tra Celestini e lo staff?
"Fabio dà tanto spazio al suo staff, ascolta tutti, vuole che diamo sempre la nostra opinione. Ovviamente l'allenatore è lui e alla fine è giusto che sia lui a prendere la decisione finale".
Il Lucerna gli ha rinnovato il contratto in un momento non proprio facilissimo.
"La società ha voluto dare un segnale a tutto l'ambiente dimostrando grande fiducia nel suo allenatore. Si vedeva comunque dagli allenamenti che la squadra lavorava bene e stava crescendo e rinnovargli il contratto è stata una bella mossa".
Venerdì chiudete la stagione contro il Lugano: poi lunedì avrete la finale di Coppa Svizzera contro il San Gallo.
"Chi crede che contro il Lugano ci risparmieremo non conosce la nostra squadra. Questo è il momento per mantenere i ritmi alti in vista della fine e contro i bianconeri vogliamo chiudere vincendo. Ci teniamo a finire bene la stagione in casa".
Un pensierino alla Coppa lo starete facendo, no?
"A tutti piacerebbe vincere la coppa e poi partecipare all'Europa. Un trofeo sarebbe il coronamento di una stagione fatta di tanto lavoro. L'Europa sarebbe invece la ciliegina sulla torta, un obiettivo che a inizio stagione non era prioritario".
Tra l'altro Zeidler contro Celestini: può venir fuori una bella partita.
"Sono tra gli allenatori che in Svizzera hanno l'idea di un calcio più offensivo. Quando vedi giocare le loro squadre capisci che dietro esiste una chiara idea di gioco".
Del Lugano cosa pensi?
"Credo che abbia fatto un bel campionato. La differenza tra noi e loro sta forse nel contratto firmato a Celestini che a dato serenità a tutto l'ambiente. I bianconeri sono comunque molto organizzati, solidi e equilibrati. Non saranno sempre spettacolari ma è sempre difficile affrontarli".
Un'ultima curiosità: perchè il Lucerna si è fatto scappare Abubakar, che avevate a due passi (giocava nel Kriens)?
"Credo che Abubakar fosse anche nella lista dei nostri dirigenti, però poi confrontandolo con giocatori come Sorgic, Margiotta o Eleke, abbiamo ritenuto che era meglio restare con ciò che avevamo".