I progetti hanno bisogno di tempo
Pirlo deve restare
Un allenatore da confermare
Pubblicato il 21.05.2021 10:44
di Angelo Lungo
L’opinione dominante è la seguente: l’Italia non è un paese per giovani. Il Belpaese deve contraddire bellamente tale affermazione, specie nel suo sport più popolare quello che ammalia e circuisce milioni di appassionati. Tifosi che si consegnano totalmente alla loro squadra con l’anima e con il corpo: alla stregua di innamorati folli.
Pirlo deve restare: ha conquistato due trofei, l’ultimo contro l’Atalanta ritenuta una delle migliori squadre del campionato.
Ha carattere: non ha avuto nessuna esitazione quando la Juve gli ha affidato la guida tecnica, una sfida da far tremare i polsi.
Le premesse non erano delle migliori e per i torinesi era chiaro che si trattava di una stagione di transizione, era
evidente che le rivali si erano rafforzate e che il torneo sarebbe stato più equilibrato.
La campagna acquisti non l’ha decisa lui, la rosa è stata composta dai dirigenti. La scelta del centravanti è stata un ripiego, il vero obiettivo era Suarez e il suo ingaggio avrebbe cambiato in maniera decisiva la cifra di pericolosità dell’attacco.
Allenatori sperimentati e considerati esperti avrebbero avuto le sue stesse difficoltà nel trovare la quadratura di un centrocampo composto da tanti giocatori anomali e di difficile collocazione tattica.
Non ha potuto svolgere la preparazione estiva e quindi non ha avuto l’opportunità di sperimentare sul campo le proprie idee.
Ha dovuto sopportare una pressione esagerata per via del prestigio del club che lo ha messo sotto contratto.
La stampa sportiva nei suoi peana lo ha paradossalmente danneggiato: innalzando a dismisura le aspettative nei suoi confronti.
Il suo passato è diventato ingombrante.
Le rivoluzioni sono improvvise, ma poi richiedono tempo e pazienza. Impostare un nuovo stile di gioco in modo immediato è illusorio, è impresa ardua e troppo ambiziosa.
Passare al palleggio, al possesso della palla e al “dominio” del campo richiede meccanismi oliati, applicazione esasperata e giocatori giusti.
Il calcio italiano è conservativo poco incline ai cambiamenti, timoroso di innovare.
La Juve deve cedere Ronaldo, Chiellini e Bonucci.
Pirlo deve essere confermato con forza e decisione.
Deve avere carta bianca, deve avere la possibilità di impostare con costanza il suo progetto.
Solo così si potrà formulare un giudizio esaustivo e compiuto sul suo operato.
Il campionato italiano per tornare a essere competitivo ha bisogno di novità e dare la ribalta ad allenatori giovani.
Sperimentare per sognare.