CALCIO: SE RENZETTI VENDE...
L'addio di Renzetti apre una nuova era per il nostro calcio
Ieri sera ha detto: "80% di possibilità di cedere il club". A questo punto cambia veramente tutto.
Pubblicato il 21.05.2021 22:47
di L.S.
Angelo Renzetti è quasi fuori dal FC Lugano.
Lo ha confermato ieri sera alla RSI: a meno di clamorosi colpi di scena, il Lugano cambierà di proprietà.
Il presidente ha parlato di 80% di possibilità che la società venga venduta: mancano solo dei documenti sui quali la Swiss Football League deve ancora dare il proprio assenso.
Dovrebbe trattarsi di questioni puramente amministrative: il più sembra ormai fatto.
La storia però insegna che finchè non ci sarà l'ufficialità è meglio non dare nulla per scontato, anche perchè Renzetti ieri sera ha aggiunto che "nel caso dovessi restare ringiovanirei la rosa". 
Parole che lasciano aperte una porticina ma più probabilmente la sua ultima idea da presidente.
Fa strano parlare di Renzetti che lascia. Stavolta davvero.
Con il suo carattere irruente ma genuino, non sempre facile da decifrare nelle sue esternazioni, Renzetti ha letteralmente riportato in alto il Lugano.
Non era facile e non è stato facile. Lui ci è riuscito.
Ha compiuto una vera e propria impresa: impossibile dire il contrario.
Mancherà a tanti: sicuramente ai tifosi del Lugano, che dopo i primi anni impregnati di scetticismo, hanno imparato ad apprezzarlo. Perfino ad amarlo.
Con un Ticino colato a picco, dopo i fallimenti di Locarno e Bellinzona, la retrocessione del Chiasso, lui è riuscito a tenere alto il nome di una piazza difficile. Ambiziosa, sì, ma spesso più a parole che nei fatti.
E ha contribuito a far decollare il progetto dello stadio, senza il quale in Ticino non ci sarebbe più spazio per il calcio di alto livello.
Ora Renzetti si fa da parte: non perchè lo voglia, ma perchè è costretto. Non dev'essere un momento facile per lui, per chi ha sempre amato calcio e ha vissuto il Lugano come una sua creatura. Per chi si guarda mille partite all'anno e conosce i nomi di tutti i giocatori del mondo. No, non dev'essere facile.
In tanti anni di giornalismo non ho (quasi) mai visto un uomo che amasse così tanto il mondo del pallone. Anche con le contraddizioni che spesso ha denunciato e combattuto.
Del nuovo proprietario del Lugano si sa ancora poco: un gruppo di industriali italo-brasiliani molto solido. A parole hanno garantito grandi investimenti e la volontà di portare il Lugano ancora più in alto.
Il loro ingresso sarà senza dubbio facilitato dall'accordo trovato (e pare anche dagli ottimi rapporti avuti in questi mesi) con Leonid Novoselsky, che resterà con il suo 40%  delle azioni, responsabile del settore giovanile.
E questa è comunque una bella notizia: un filo di continuità in una scossa violenta come l'addio del buon Angelo.
Facile immaginare che con il tempo l'uomo d'affari russo, che in Ticino è ormai di casa da tanti anni, possa venir maggiormente coinvolto nella nuova struttura societaria.
Al nuovo padrone del Lugano non ci resta che formulare i migliori auguri. Il compito non è facile, fare meglio di Renzetti non è scontato. Anzi.
Eppure sembra che il Ticino che stia ritrovando un'atavica fame di calcio: tra la pandemia, il progetto stadio e una piramide cantonticinese da ristabilire, senza dimenticare l'importanza strategica del Team Ticino,.
La carne al fuoco è tantissima. Come la curiosità di capire ciò che accadrà in futuro.