Abbiamo vinto dove il Lugano aveva perso. E in fondo, al di là di tutte le considerazioni, andrebbe già bene così.
Se poi ci mettiamo che quella di ieri a Zugo è stata la prima vittoria da tre punti, al termine di una partita in cui la squadra è cresciuta minuto dopo minuto, dando una bella sensazione di solidità, allora oggi queste poche righe scivolano giù che è un piacere.
Certo, quando il nostro amato Kubalik, a una manciata di secondi dalla fine ha mandato fuori quel disco che avrebbe chiuso la partita, anche il tifoso più ottimista ha pensato alla possibile beffa. Perché essere tifosi dell'Ambrì, è anche questo: avere una piccola dose di negatività che ti accompagna.
E invece stavolta è andata bene, con la squadra che ha vinto la partita e ha così chiuso un primo ciclo di partite che ci porta tra le prime sei e soprattutto, come detto, ci regala una piacevole sensazione di avere tra le mani una squadra che ci potrà regalare delle belle soddisfazioni.
Tutto ciò che ho scritto, naturalmente, dovrà passare al vaglio delle sfide con le squadre più "piccole", che da sempre ci hanno fatto perdere quei punti che alla fine di una lunga stagione mancano come l'acqua nel deserto.
Saprà questa squadra dimostrare di essere forte anche nelle serate in cui partirà come favorita?
È un po' questo il tema delle prossime partite, ma intanto godiamoci un Senn che ha dimostrato di poter essere una validissima spalla di Juvonen e un Pestoni che, se anche non segna, dimostra di essere fondamentale per questa squadra (tra assist e penalità procurate). La sua esperienza e l'identità che trasmette, sono il simbolo di una squadra che piace già in questo inizio di campionato. Ora teniamo duro e... avanti così.

(Foto Keystone)