Calcio
Giuntoli e la retta via
La Juventus vuole cambiare e ha avviato un nuovo corso
Pubblicato il 28.09.2024 04:15
di Red.
Cristiano Giuntoli (nella foto Keystone, seduto al centro), il capo dell'area tecnica della Juve, negli ultimi tempi è diventato molto loquace. Parla, sapendo che le sue parole, rappresentando Madama, hanno un automaticamente un peso specifico. È una legittimità che a Torino ritengono un diritto naturale. Il significato non ammette dubbi, il messaggio che intende veicolare è chiaro: è in atto un cambiamento. Non una rivoluzione poiché non è ammessa, ma una riforma. Il dirigente, qualche settimana fa, ha spiegato che il nuovo corso si pone un obiettivo: “Rimettere il club sulla retta via”. Ha ribadito simili concetti sul “Corriere della Sera”. Ed è pure andato oltre. Ha comunicato che la filosofia bonipertiana del “vincere è l'unica cosa che conta”, è superata, è un retaggio. Certo bisogna vincere, ma “non è la sola cosa”. Specifica: “Noi dobbiamo mantenere l'equilibrio finanziario. C'è il risultato, ma anche il modo con il quale ci si arriva”. L'ambizione, rispetto al passato, è quella di provare a giocare bene a calcio: “Bisogna partire dalle prestazioni, sta qui la differenza”. Un mutamento epocale: altro che cinismo e pragmatismo. Non teme la pressione, ma avverte la responsabilità di “essere in un club che ha fatto la storia”, confessa di “avere sulle spalle il peso di una missione importante”. Ritiene Motta un predestinato, empatico e dotato di personalità. Non rilascia nessuna dichiarazione su Allegri. Il suo metodo si basa su due assunti: abbassare il monte ingaggi; svecchiare la rosa. E chiede pazienza, la costruzione del progetto richiede tempo, ma le ambizioni ci sono tutte ed è molto ottimista. Giudica ottimo l'inizio della stagione. La gestione economica segnala che il bilancio 2023-24 si chiuderà con una perdita di oltre 199 milioni, l'anno precedente si era attestata ai 123 milioni. È il settimo bilancio consecutivo che si conclude con un deficit, nelle ultime cinque stagione la somma ammonta a 881 milioni. Il mercato estivo, prendendo in considerazione le operazioni a titolo definitivo, segna un saldo negativo di oltre 100 milioni. Anche Dante ci ha impiegato per ritrovare la retta via.