CALCIO
Un matrimonio perfetto
Croci-Torti e il Lugano avanti insieme ancora a lungo: tanti gli obiettivi e i sogni
Pubblicato il 28.09.2024 08:54
di L.S.
Il contratto di Mattia Croci-Torti scade in giugno del 2025: normale che in questo periodo se ne cominci a parlare.
Il FC Lugano, da quando il proprietario è Joe Mansueto, ci ha abituato a trattare il tema dei rinnovi dei proprio calciatori, seguendo un calendario “particolare”. Senza fretta. Non faremo adesso la lista di tutti quei giocatori che nelle scorse primavere stavano ancora discutendo il proprio contratto.
Giusto? Sbagliato? Ognuno potrà avere la propria opinione, ma questo è il modus operandi del club.
Per il Crus, ovviamente, le cose sono un po’ diverse.
Un tecnico ha diritto, oltre che la necessità, di conoscere con un po’ di anticipo il proprio futuro. Ha bisogno di pianificare e programmare, eventualmente di cercare un’alternativa. Che per un tecnico, è ovviamente più complicato che per un giocatore.
Ma è anche una questione di credibilità all’interno del proprio spogliatoio, oltre che verso l’esterno, dove altrimenti, la storia del rinnovo, rischia di assumere i toni di una litanìa, capace di distogliere l’attenzione su ciò che si sta facendo.
Il tecnico del Lugano, stimolato ieri in conferenza stampa sull’argomento, non si è scomposto: “Battiamo prima il Winterthur, poi penseremo anche al mio contratto”.
E così sarà. Nei prossimi giorni è previsto un incontro tra le parti.
Per il Crus non ci sono problemi, anche perché “il rapporto tra me, Da Silva e Blaser è sempre stato molto chiaro. Ognuno sa ciò che vuole”.
Quasi pleonastico dire che Croci-Torti è l’uomo giusto per questo Lugano. Lui e il club vanno per mano, crescono assieme, stanno diventando grandi grazie alle competenze di ognuno.
Il tecnico ha ripagato alla grande la fiducia della dirigenza, che tre anni fa, in maniera un po’ sorprendente, gli affidò la panchina.
Al di là dei risultati raggiunti, il Crus è più di un “semplice” tecnico. È un perfetto gestore di giocatori, tifosi e ambiente in generale. È l’uomo che piace alla gente, amato addirittura dalla stampa, per cui ha sempre un pensiero o una parola. A cui regala sempre un titolo.
E da uomo intelligente e furbo, il Crus sa che questo club può ancora regalargli tanto. È in continua evoluzione, ha una invidiabile solidità finanziaria ed è destinato a lottare sempre per il vertice. E tra meno di due anni potrà giocare in un nuovo stadio.
I traguardi da raggiungere sono ancora tanti, ma uno su tutti sembra evidente: tornare a vincere un campionato che a Lugano manca da 75 anni. Senza fretta, senza pressione da parte di nessuno, ma sapendo che prima o poi questo titolo arriverà.
Poter vivere tutto questo a casa propria, tra la gente che ti ama, non è scontato. Soprattutto per chi di professione fa l'allenatore, costretto spesso a fare il giramondo.
Difficile, per ora, volere di più. Da ambo le parti.
(Foto Keystone)