Perché Giotto Morandi non viene convocato da Murat Yakin? Il ticinese 25enne è stabilmente il cervello offensivo del Grasshopper (3 gol e 2 assist in 8 partite, tutte da titolare), una seconda punta e un trequartista, che si spende anche in mediana come nella partita di sabato vinta dalle Cavallette a Berna contro uno sconcertante YB. Gol decisivo agli albori della gara segnato proprio da Giotto Morandi. Che quest’anno è salito di numero, sulla maglia: dall’8 al classicissimo 10. Perché in rossocrociato conta 3 risibili presenze, con la Under 18 nel lontanissimo 2016 e poi più niente?
D’accordo, la sua squadra non è tra le migliori di Super League, e da anni ormai. Ma lui cresce di stagione in stagione. È dotato di movenze classiche, qualcuno direbbe un po’ fuori moda in un gioco che premia i corridori forsennati. Ma Morandi, e lo si vede bene, non butta mai via un pallone e se sbaglia capisci lo stesso che l’idea era giusta. Usa entrambi i piedi, è bravino nel gioco aereo, detta i tempi di gioco in prossimità dell’area avversaria, ma soprattutto si nota la sua visione e una spiccata percezione dello spazio. E per essere un trequartista avanzato, ha pure la “garra”, il piede non lo toglie.
Gli mancava ancora la continuità e pure una certa resistenza di fondo, tendeva a calare e difficilmente teneva duro fino alla fine. Ora no, ora lotta come a Berna, dando una grande mano nei momenti di pressione avversaria, velocizzando e raffreddando il ritmo con sagacia.
Potremmo andare avanti un bel po’ con dettagli che parrebbero un completo endorsement a favore di questo ticinese che si è affermato a Zurigo (non proprio robetta, chiedere semmai). E allora torniamo alla domanda di partenza: perché non è mai convocato in Nazionale? Murat, o chi per esso: rispondici.

(Foto Keystone)