IL LUGANOLOGO
Con un Fazz così tra le mani...
L'attaccante ticinese è partito a razzo e sta facendo la differenza
Pubblicato il 29.09.2024 06:35
di Doriano Baserga
Sarà anche uno sport di squadra l'hockey, ma quando hai un Fazzini così, tutto diventa un po' più facile.
Luca, in questo inizio di stagione, sembra aver messo il turbo e anche ieri sera, contro gli aviatori, ha fatto la differenza.
In cinque partite, quattro gol e un assist. E tutti gol pesanti, che hanno portato punti a un Lugano che vola in testa alla classifica.
Promosso Capitano per la forzata assenza dello sfortunato Thürkauf, osannato dalla Nord con uno striscione “Forza Capitano “, il momò è ormai goleador, assistman, leader e trascinatore. Vicino ai 30 anni (li compirà nel marzo del prossimo anno), Fazzini sembra aver completato la sua maturazione sportiva, sia come giocatore che come uomo.
Se lo godono Gianinazzi e tutto il popolo bianconero: un giocatore cresciuto in casa, con il Lugano nel cuore, adesso è il vero simbolo di questa squadra. Difficile volere di più, soprattutto adesso, in cui si guarda tutti dall'alto verso il basso.
Certo, non sono tutte rose e fiori nemmeno tra i bianconeri: anche ieri sera, nonostante la vittoria e la buona volontà del giovane Canonica, è ovvio che l'assenza di Thürkauf alla lunga finirà per pesare. Non per niente Domenichelli, in queste ore, ha parlato di una ricerca sul mercato di un profilo che possa aiutare la squadra in questo particolare momento. Anche se, come detto dallo stesso DS, non è facile rimpiazzare il numero 97. Staremo a vedere.
Intanto Luca Gianinazzi, fiero della sua squadra, non vuol sentire scuse e va dritto per la sua strada: ha rinunciato ad Andersson e ha dato fiducia a giovani promettenti. È questa la via da seguire. Non si guarda la carta d'identità ma soltanto la fame che uno mette sul ghiaccio. Com'è giusto che sia.
E allora, come non sottolineare la rete di Samuel Guerra, il 31.enne che contro il Berna aveva festeggiato le 700 partite in National League. Al momento è il settimo difensore nella gerarchia del Giana, ma c'è da credere che anche lui, avanti di questo passo, scalerà qualche posizione.
Perché questo Lugano, vuole essere sempre di più ticinese. E questo, ci fa particolarmente piacere.
(Foto Keystone/Golay)