CALCIO
Senza Steffen si tribula
Il Lugano non ha ancora due squadre e in fondo, non lo si può pretendere
Pubblicato il 30.09.2024 08:50
di Giorgio Genetelli
Tutto bene, vittoria e primo posto, anche giocando maluccio e senza entrare in area per una settantina di minuti. Vestito come il Sassuolo per nobilissima causa, il Lugano ha spezzato le reni ai Leoni di Winterthur. Anzi, come già detto dal Direttore, a rendere gattini gli ultimi della classifica è stato Renato Steffen con due gol spettacolari quando proprio sembrava tutto in zona-caos. D’accordo, calendario e rosa ampia hanno convinto il Cruus alle rotazioni in vista dell’Helsinki (ehm) e dello Zurigo, ma le risposte sono state flebili e a gara in corso e sotto di un gol ha pescato i mammasantissima dalla panchina, un torrione d’area, due esterni fiammeggianti, un mediano con l’osso in bocca e il genio della Super League. Proprio mentre la squadra ospite pensava e credeva al colpaccio preparandosi al ritiro nella fossa della propria trequarti.
Dunque, Cruus il Mago? Mah, ci saremmo arrivati tutti noi che siamo forti al fotbalino alla soluzione di ribaltare la squadra. Ma i difetti restano tali e quali e il Lugano non ha ancora, diciamo così, due squadre, e mica lo si può pretendere. E se Guardiola senza Rodri non va oltre il pari, vuoi che il Cruus non rischi di perdere senza Steffen? Solo che occorre saperlo. E fino a quando non ci sarà un bomber (Balotelli non ancora sfumato, se si volesse, insistiamo) la situazione sarà questa: far giocare sempre i migliori. Altrimenti, tutti gli avversari saranno incasinanti. Dignità in Conference, la magica Coppa Svizzera e aspirazioni di titolo svizzero lo richiedono, senza troppe alchimie.
Però, senza fare i pedanti, è andata bene dai. Mancano poi solo una quarantina di partite.
(Foto Keystone/Golay)