Il Vaduz è tornato imperiosamente al successo dopo tre sconfitte consecutive. La squadra del Principato ha stroncato sul nascere le velleità dei granata di agguantare il secondo posto in classifica alle spalle del Thun, prossimo avversario (venerdì) al Comunale. Una sconfitta che comunque ci può stare dopo quattro vittorie filate in campionato. Il risultato di 2-1 questa volta suona a sfavore degli undici di Benavente e Rosas. I due tecnici anziché confermare sin dall’inizio la compagine vittoriosa sullo Stade Lausanne hanno lasciato in panchina Nivokazi (attuale miglio realizzatore). Forse perché contro i vodesi ha sbagliato il calcio di rigore? Al posto del bomber ha riacquistato la scena, scusate l’eufemismo, Chukwuemeka: ma chi l’ha visto il numero 7? Su talune scelte tecniche, per la verità, avevamo manifestato, ancora di recente. qualche interrogativo. Al Rheinpark, L’Ghoul, sempre tra i migliori, non è rientrato nel secondo tempo (il suo posto è stato preso da Chacon). Ma non è tutto. A farne maggiormente le spese è stato ancora una volta Neelakandan, anche lui in campo soltanto 45 minuti. A prescindere da una difesa ballerina, Mihajlovic è uscito forzatamente (adduttori, speriamo possa essere recuperato venerdì), Sauter ormai è fuori per un bel po’, Richard e Hamdiu non sono sicuramente ‘elementi’ essenziali, di gioco se ne è notato poco.
Non è tuttavia il caso di criticare soltanto la difesa (togliamo dal mazzo Enzler che ha limitato il passivo a due gol, il raddoppio allo scadere del primo tempo) in quanto di conclusioni nello specchio della porta avversaria praticamente non se ne sono viste: Schaffran, il loro portiere, di veri propri interventi non ne ha dovuto effettuare, salvo poi subire la rete del 2-1 di Chouik negli ultimi secondi. I granata hanno segnato solo una rete in più dello Stade Nyonnais, buon ultimo dopo cinque sconfitte sul groppone. Nessun dramma, come stiamo cercando di fare capire, però non si può sottacere una prestazione deludente, di una squadra che finora aveva dimostrato una personalità ‘battagliera’. Il fatto di avere dovuto reinventare la difesa, ha marcato visita anche Gorga (squalificato, e ricordiamoci pure di Sörensen, da tempo pure lui infortunato) non può servire da alibi. Mentre per quanto riguarda l’attacco non c’erano assenze di rilievo. Almeno un punto lo si doveva portare a casa. Il Vaduz è si una buona squadra (non meritava di trovarsi quasi sul fondo, ora è a meno 3), restiamo tuttavia dell’idea che il Bellinzona ha fallito l’occasione per avvicinarsi alla vetta. “Avevamo iniziato bene - dice Simon Enzler - anzi direi molto bene. Ma una volta subita la prima rete è venuto a mancare in campo un po’ di ordine. E così ne abbiamo incassato una seconda“. Il portiere granata, che con un paio di interventi straordinari ha evitato un passivo più pesante, parla di un Vaduz molto offensivo (specialmente nella ripresa). Più volte citato quale ‘match-winner’ in giallonero (sia in Argovia che sulle rive del Reno), Enzler è molto contento di questa sua esperienza in Ticino: “Mi hanno accolto molto bene, cercando tutti di mettermi a mio agio. La squadra ha grandi qualità, lo staff è molto valido. Proietti (l’allenatore dei portieri, ex Lugano, ndr) ha sulle spalle una lunga e brillante carriera da professionista. Ha saputo darmi subito la carica giusta, da un allenatore di grandi esperienze come lui, imparerò ancora molto”.
Ammette d’altra parte che “la mia situazione a Sciaffusa era diventata un po’ difficile”. A convincerlo pienamente è il ‘progetto’ di Bentancur. Il patron, tutti ne parlano con entusiasmo nelle vie e nei bar cittadini, come ben sappiamo sta portando avanti programmi decisamente ambiziosi: “È un po’ presto - dice sorridendo Simon - per parlare di Super League. Ma di sicuro puntiamo a un campionato da protagonisti“.
Nonostante la ‘pallida’ prestazione di domenica, lo spogliatoio del Comunale è caricatissimo. Gli uomini di Mauro Lustrinelli troveranno pane per i loro denti. Non dimentichiamo che senza i tre punti persi sbadatamente a tavolino, il Bellinzona ne avrebbe soltanto uno in meno della capolista.
Non è tuttavia il caso di criticare soltanto la difesa (togliamo dal mazzo Enzler che ha limitato il passivo a due gol, il raddoppio allo scadere del primo tempo) in quanto di conclusioni nello specchio della porta avversaria praticamente non se ne sono viste: Schaffran, il loro portiere, di veri propri interventi non ne ha dovuto effettuare, salvo poi subire la rete del 2-1 di Chouik negli ultimi secondi. I granata hanno segnato solo una rete in più dello Stade Nyonnais, buon ultimo dopo cinque sconfitte sul groppone. Nessun dramma, come stiamo cercando di fare capire, però non si può sottacere una prestazione deludente, di una squadra che finora aveva dimostrato una personalità ‘battagliera’. Il fatto di avere dovuto reinventare la difesa, ha marcato visita anche Gorga (squalificato, e ricordiamoci pure di Sörensen, da tempo pure lui infortunato) non può servire da alibi. Mentre per quanto riguarda l’attacco non c’erano assenze di rilievo. Almeno un punto lo si doveva portare a casa. Il Vaduz è si una buona squadra (non meritava di trovarsi quasi sul fondo, ora è a meno 3), restiamo tuttavia dell’idea che il Bellinzona ha fallito l’occasione per avvicinarsi alla vetta. “Avevamo iniziato bene - dice Simon Enzler - anzi direi molto bene. Ma una volta subita la prima rete è venuto a mancare in campo un po’ di ordine. E così ne abbiamo incassato una seconda“. Il portiere granata, che con un paio di interventi straordinari ha evitato un passivo più pesante, parla di un Vaduz molto offensivo (specialmente nella ripresa). Più volte citato quale ‘match-winner’ in giallonero (sia in Argovia che sulle rive del Reno), Enzler è molto contento di questa sua esperienza in Ticino: “Mi hanno accolto molto bene, cercando tutti di mettermi a mio agio. La squadra ha grandi qualità, lo staff è molto valido. Proietti (l’allenatore dei portieri, ex Lugano, ndr) ha sulle spalle una lunga e brillante carriera da professionista. Ha saputo darmi subito la carica giusta, da un allenatore di grandi esperienze come lui, imparerò ancora molto”.
Ammette d’altra parte che “la mia situazione a Sciaffusa era diventata un po’ difficile”. A convincerlo pienamente è il ‘progetto’ di Bentancur. Il patron, tutti ne parlano con entusiasmo nelle vie e nei bar cittadini, come ben sappiamo sta portando avanti programmi decisamente ambiziosi: “È un po’ presto - dice sorridendo Simon - per parlare di Super League. Ma di sicuro puntiamo a un campionato da protagonisti“.
Nonostante la ‘pallida’ prestazione di domenica, lo spogliatoio del Comunale è caricatissimo. Gli uomini di Mauro Lustrinelli troveranno pane per i loro denti. Non dimentichiamo che senza i tre punti persi sbadatamente a tavolino, il Bellinzona ne avrebbe soltanto uno in meno della capolista.
(Foto ENLA)