CALCIO: L'UNDER 18 IN FINALE CON IL SERVETTE
Il Team Ticino vuole scrivere la storia
Parla Andrea Lanza, tecnico dell'Under 18: mercoledì finale di Coppa contro il Servette
Pubblicato il 24.05.2021 15:07
di L.S.
Mercoledì (20.30) alla Tissot Arena di Bienne, il Team Ticino Under 18 potrebbe fare la storia.
C'è da battere il Servette e portare a casa una coppa svizzera.
Il Team Ticino nella sua storia non ha mai vinto nulla: alcuni piazzamenti ma nessun trofeo.
Ci avevano provato anni fa, perdendo in finale, allenatori come Morandi o Bordoli.
Dopodomani ci riproverà Andrea Lanza, al suo primo anno in seno al Team Ticino. Dopo tre anni in cui ha portato il Paradiso dalla Seconda lega fino alla Prima Classic.
Andrea, come ci si sente a due giorni da una partita così importante?
"Diciamo che la tensione inizia a salire. C'è tanta curiosità per capire come si comporteranno i nostri ragazzi di fronte ad un appuntamento così importante e contro una squadra forte come il Servette".
Con il Servette in stagione avete pareggiato una volta 1-1 e perso 5-2 proprio due giorni fa.
"Proprio così, ma la partita di sabato è stata giocata tra squadre rimaneggiate. Abbiamo disputato un buon primo tempo poi nella ripresa siamo un po' calati".
Come si prepara una finale?
"Un po' come le altre partite, anche se stavolta abbiamo analizzato ancora più nel dettaglio i nostri rivali. Sappiamo che non si può lasciare nulla al caso".
Vincere cosa significherebbe?
"Vorrebbe dire scrivere un pezzo di storia, sarei felice soprattutto per i ragazzi che se lo meriterebbero dopo il lavoro fatto. E sarebbe un premio anche per la struttura del Team Ticino, in cui tutti lavorano con grande passione e dedizione. Non abbiamo forse il bacino di Basilea o Young Boys ma abbiamo sempre lottato al loro livello".
Si dice che in squadra avete alcuni bei talenti.
"Abbiamo dei ragazzi molto interessanti, con cui abbiamo lavorato soprattutto sulle loro qualità. Un nome su tutti è ovviamente quello di Muci: ecco, noi abbiamo sempre cercato di metterlo nelle migliori condizioni possibili".
Muci è veramente così forte?
"Ha una mentalità impressionante, mette in campo sempre la stessa determinazione e lo stesso rendimento, sia con l'Under 18, 21 o la prima squadra. Non l'ho mai visto tirarsi indietro".
Lui ha già esordito in Super League con il Lugano. Poi ci sono Bollati e Morandi che invece l'hanno fatto con il Bellinzona.
"Mi fa molto piacere che il Bellinzona abbia avuto il coraggio di farli esordire. Certo, è una categoria diversa rispetto alla Super League, però è bello quando i nostri ragazzi possono approdare in una prima squadra".
Si dice che il Ticino punti troppo poco sui giovani.
"Da un certo punto di vista forse è vero. Se penso a Hunziker del Basilea, che ha esordito un paio di mesi prima di Muci, credo che forse si dovrebbe avere più coraggio. Poi è chiaro che stiamo parlando di Super League, categoria difficile in cui non è mai facile rischiare i giovani".
Alcuni sono costretti ad emigrare oltre Gottardo.
"Proprio così e questo spiace un po'. Se penso per esempio a Giotto Morandi, ora al GC, credo che sarebbe stato bello vederlo qui in Ticino per qualche tempo".
E invece Lanza che progetti ha per la sua carriera?
"Sto facendo i diplomi A e A+, la volontà è quella di farli tutti per poter un giorno fare della mia passione, cioè allenare, il mio lavoro. So che non è facile, soprattutto in Ticino, ma ci proverò sicuramente".
E che tipo di calcio ama fare? Quali allenatori le piacciono?
"Mi piacciono gli allenatori che si adattano alle qualità dei loro giocatori. Con il Paradiso, in tre anni, ho cambiato tre volte modulo e abbiamo sempre ottenuto buoni risultati. Tra gli allenatori "importanti" mi piace particolarmente Klopp, che con il suo Liverpool ha saputo adattarsi alle caratteritische dei suoi giocatori e ha umilmente cambiato il suo modo di giocare. Il tutto vincendo".