È
il centravanti della Nazionale spagnola, ora gioca nel Milan, ha
militato nei più grandi club europei, si è costruito una famiglia.
Si direbbe una persona realizzata. Eppure anche lui è stato colto
dal 'mal di vivere'. Alvaro Morata si è confessato, a un'emittente
radiofonica ha rivelato di aver vissuto momenti delicati, e ha
spiegato i motivi che lo hanno indotto a lasciare l'Atletico Madrid.
Queste le sue parole: “Depressione, attacchi di panico, non
importa il lavoro che fai, è come avere un'altra persona dentro e
devi combattere contro di essa”. Questa la ragione che lo ha
spinto a trasferirsi in Italia. Lui era sempre in campo, dava il
massimo, ma “sono esploso, non riuscivo ad allacciarmi le
scarpe, e volevo solo correre a casa, mi si chiudeva la gola e
cominciavo a vedere sfocato”. Simeone e i suoi compagni lo
hanno aiutato, e ha ricevuto il sostegno di uno psichiatra.
Sottolinea: “Siamo quello che si vede in TV, ma molte volte non
è reale”. L'Europeo era imminente ma: “Ero a un punto che
ti rendi conto che ciò che ti piace di più al mondo è ciò che odi
di più”. Non era in grado di spiegare cosa gli stesse
succedendo e ogni partita diventava un peso insostenibile. E: “mi
vergognavo di stare con i miei figli, uscire per strada. Succedeva un
episodio e arrivava la crisi. E anche loro sentivano che c'era
qualcosa che non andava”. Passo dopo passo ha cominciato a
recuperare, ha lasciato la Spagna e Madrid, è questa la ritiene una
scelta importante.
(Foto Keystone)