Vincitori e sconfitti
Tutto cambia, anche nel calcio
La sorpresa è un diritto
Pubblicato il 26.05.2021 10:03
di Angelo Lungo
Forte ha soffiato il vento del cambiamento sui campionati di calcio della vecchia Europa.
Italia.
Il regno della Juve, nove titoli consecutivi, è stato interrotto dall’Inter. I nerazzurri dopo un avvio incerto e l’eliminazione in Champions hanno letteralmente dominato il torneo. Girone di ritorno strepitoso: conquistati 50 sui 57 punti a disposizione. Guida tecnica di Conte: ineccepibile. Gestione societaria di Marotta: straordinaria. La Juve ha pagato lo scotto di un allenatore neofita. La vera delusione è il Napoli con la rosa a disposizione il suo piazzamento si può leggere come un fallimento.
Spagna.
L’Atletico di Madrid, dopo sei anni, ha posto fine all’egemonia di Barcellona e Real Madrid. Vittoria arrivata con il brivido, all’ultima giornata. Sofferenza che si attaglia alla storia dei biancorossi. Le figure emblematiche: “Cholo” Simeone, al suo secondo scudetto, l’argentino non è solo un condottiero, ma anche un fine stratega visto che ogni anno monta e smonta le sue formazioni; Luis Suarez, il centravanti, scaricato in estate dal Barcellona, non si è smentito, il suo apporto è stato determinante, semplicemente poetiche le sue lacrime in campo durante i festeggiamenti.
Francia.
È la storia di Davide contro Golia. La vera rivoluzione è di nuovo francese. Investimenti, costo dei giocatori non ammettevano dubbi, il pronostico pareva scontato: il Paris Saint Germain era destinato a vincere. Ma esiste anche il fato. Partito in sordina il Lille di Cristophe Galtier ha creato la sorpresa. Squadra con una base giovane, eppure solida e pragmatica, si è appoggiata al 35enne Burak Yilmaz che con i suoi 15 gol è stato un protagonista assoluto.
Valore rosa Psg: 824,80 milioni di euro. Valore rosa Lille: 298,30 milioni di euro.
Negli ultimi anni il Lille ha ceduto pezzi pregiati: Pépè, Mendes, Leao, Osimhen, ha incassato una montagna di soldi, li ha rimpiazzati adeguatamente ed è riuscito a prevalere sui miliardari parigini.
Portogallo.
19 anni nel calcio sono un’eternità, si può ben capire l’esultanza dello Sporting tornato a primeggiare nella competizione portoghese. “Abbiamo dato dal primo all’ultimo minuto! La storia è scritta, siamo campioni” ha commentato su Twitter il club. L’uomo copertina, quello della rinascita, l’emblema è: Ruben Amorin, anni 36, di professione allenatore. Compatta e organizzata la squadra della capitale ha stupito e  realizzato un’impresa.
Scrive Sofocle: “La gioia più grande è quella che non era attesa”.